Archivi del giorno: 28 luglio 2020

FARE SILENZIO OGNI TANTO SAREBBE MEGLIO


FARE SILENZIO OGNI TANTO SAREBBE MEGLIO

Ieri, 27/072020, in Senato, Salvini e Sgarbi hanno chiamato ad illustrare ai senatori, la situazione della pandemia coronavirus, in un convegno dal titolo: “Covid-19 in Italia: tra informazione, scienza e diritti”.

In quell’occasione hanno chiamato a parlare solo i “negazionisti”. Gli altri si sono rifiutati di partecipare.

Il virologo Guido Silvestri, dopo aver visto la locandina con i nomi dei partecipanti, ha rifiutato l’invito. “Avrei fatto lo stesso – dice l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco – e non perché la riunione è organizzata da Salvini, ma perché si capisce chiaramente dal parterre degli ospiti che Salvini e Sgarbi hanno messo insieme, quale vuole essere la linea e quale messaggio veicolare”.

Una strana cosa a senso unico che, sinceramente, è offensiva per tutti.

Non esiste una verità vera in questa situazione e presentare la teoria che la pandemia non c’è più, anzi non c’è mai stata, che se mai è stata sopravvalutata, che tutte le chiusure e le precauzioni sono state inutili, non è da persone responsabili di un paese.

Sostenere che sono ingiustificate le precauzioni che, adesso, vengono suggerite, siano del tutto illogiche, ne rimarca la irresponsabilità e l’egoismo di chi sta bene, in salute.

Secondo questi negazionisti, negare la libertà della persone, è stato un grave reato.

Uno strano concetto, visto che la libertà di chi nega la pandemia e la sua contagiosità, limita la mia libertà, che sarebbe quella di non ammalarmi, per causa della loro agognata libertà

I lunghi discorsi ripetitivi, i vari pareri, le scarse contestazioni, non hanno fatto fare al Senato, una bella figura, anzi, in quel contesto senatoriale, mi ha urtato moltissimo.

Mi ha urtato in particolare il discorsetto di Bocelli, persona che credevo assai più cauta in tutto. Bocelli ha detto:

«Mi sono sentito umiliato e offeso come cittadino quando mi è stato vietato di uscire di casa. Devo anche confessare, e lo faccio qui pubblicamente, di aver anche in certi casi disobbedito volontariamente a questo divieto perché non mi sembrava giusto né salutare. Ho una certa età e ho bisogno di sole e di vitamina D». Sono queste le parole pronunciate oggi da Andrea Bocelli, che con la mente è tornato ai momenti più duri del lockdown, raccontando come li ha vissuti. Bocelli, che ha in passato raccontato di aver affrontato personalmente Covid-19 e di essere guarito. «Ho accettato questo invito ma sono lontano dalla politica – ha detto ancora – Durante il lockdown ho anche cercato di immedesimarmi con chi doveva prendere decisioni difficili. Ma poi le cose non sono andate bene. Man mano che il tempo passava, non ho mai conosciuto nessuno che fosse andato in terapia intensiva, quindi perché questa gravità?».

Fedez risponde ad Andrea Bocelli, presentandogli la realtà dei fatti e non le sensazioni personali:

«Se non conoscete nessuno che sia stato in terapia intensiva e vi permettete di instillare il dubbio che la pandemia sia stata fantascienza – scrive il rapper su Twitter – vi presento un mio amico che, causa Covid, ha dovuto subire un trapianto di polmoni a 18 anni. Poi fare silenzio ogni tanto non fa male eh».

Ragiona meglio Fedez. Bravo.