Archivi del giorno: 14 luglio 2020

L’ULTIMA STREGA


L’ULTIMA STREGA

Nelle sue ‘Historie di Bologna’, Leandro Alberti dedicò due pagine alla vicenda che portò sul rogo la più nota strega di Bologna, narrando dettagliatamente anche le modalità dell’esecuzione.

La «strega enormissima», come fu chiamata dai cronisti dell’epoca, si chiamava Gentile Budrioli ed era moglie del notaio Alessandro Cimieri. Dunque, siamo di fronte a una famiglia altolocata: le loro nozze furono sontuose e la dote che Gentile portò al marito fu di ben 500 ducati d’oro.

Gentile era donna colta e curiosa di apprendere sempre cose nuove: dal docente Scipione Manfredi aveva appreso l’astrologia, da cinque frati francescani l’arte di fare pozioni con le erbe. La gente la considerava una guaritrice migliore dei medici e molti si rivolgevano a lei. Ginevra, moglie del Signore di Bologna Giovanni II Bentivoglio, volle conoscerla e ben presto Gentile ottenne stima e amicizia dai Bentivoglio che la invitarono spesso nel loro palazzo.

Accadde che un figlio di Giovanni II, malato, fosse stato affidato a Gentile affinché lo guarisse. Ma il bambino morì e Gentile fu accusata di averlo «guastato». Chiusa nel carcere dell’Inquisizione, i giudici entrarono nella sua casa di via Porta Nova e trovarono le prove della sua stregoneria: «un diavolo di piombo», tracce di sangue, un altare, ampolle piene di liquidi e abbigliamento da strega.

Ciò fu sufficiente per condannarla al rogo come «serva dei diavoli». Il rogo fu allestito in una affollatissima piazza San Domenico: Gentile fu posta sopra un palco e legata a un tronco alto circa sei metri da cui scendeva un cappio che le fu posto al collo. Sotto il palco c’erano le fascine di legna e un recipiente con polvere da sparo. Dopo aver cosparso di pece la donna, fu ordinato di appiccare il fuoco. Gentile rimase impiccata e soffocata dalle esalazioni della pece. E così il fuoco bruciò un corpo senza vita.

Era il 14 luglio dell’anno 1498.

https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/strega-gentile-budrioli-storia-1.809705

[Sarò passata per Piazza San Domenico, in via Garibaldi, migliaia di volte, ma questa storia non la conoscevo. L’ho scoperta grazie ad una trasmissione televisiva, domenica scorsa 12 luglio, su Rai1 “Paese che vai” e si parlava di Bologna. Una bellissima trasmissione che non avevo mai seguito, peccato. Da ora in avanti la seguirò. L’Italia è davvero un gioiello di paese, di storia e di bellezza]