Archivi del giorno: 9 luglio 2020

NON SONO UNA SORELLADITALIA E NEMMENO UNA LEGAIOLA, PER MIA FORTUNA


NON SONO UNA SORELLADITALIA E NEMMENO UNA LEGAIOLA, PER MIA FORTUNA

A volte, nel girare per il web, ci si imbatte in post talmente fascisti e demenziali, che, offendono senza controllo alcuno, chi, come me, non è né legaiola, né razzista e neppure una sorelladitalia.

L’altro giorno, un post, sentenziava sui colori della bandiera italiana, Quei tre bellissimi e brillanti colori che ci indentificano nel mondo.

Il problema principale era il commento irridente contro il rosso ed il bianco e, ovviamente, le donne.

Il verde lega invece era una……”cosa”, talmente venerabile, che l’autore del pensiero elevato leghista, non ha nemmeno osato commentare. Tuttavia tanto bella, presumo, come il pratone razzista di Pontida, da creare tali emozioni nel suo animo (ammesso e non concesso che ce l’abbia) da rimanere senza voce. Sul verde.

Era convinzione del legaiolo che il rosso ed il bianco, fossero colori difficilissimi da indossare, soprattutto, per le signore di sinistra, o comunque non leghiste, viste, quasi tutte “ non più giovanissime, cinquantenni con l’adipe sui fianchi e con lo stomaco che impedisce di vedere i piedi”.

E il bianco è il colore della purezza, virtù rara e mosca bianca, “però di questi tempi e in quella parte politica, l’essere pudibonda è confuso con le pudenda e il “mutatis mutandi” con le mutande da cambiare”.

Questo era il concetto di cultura elevata che l’autore del post, dava alla donne che per semplicità definisco di sinistra o comunque non leghiste.

Ma il rosso!

Ecco è col il rosso che l’autore si sbizzarrisce. Carica come un toro da corrida, cui hanno accecato gli occhi con la vaselina, cosparso di benzina i piedi e infilato migliaia di aghi nella carne.

Capirete il dolore, dover parlare del rosso.

Comincia col dire che “in politica il rosso è un colore pericolosissimo che ci ricorda i comunistacci che mangiavano i bambini, specie politica protetta. Per questo, oggi che stiamo quasi tutti con Salvini e a favore delle sue sensate politiche di chiusura dei porti – e le o.n.g. al soldo di Soros ferme nei porti maltesi e spagnoli e diffidate dall’intervenire in area S.a.r. a contrastare l’azione della guardia costiera libica che riconduce i mitici ‘migranti’ (di cui alle magliette rosse) da dove sono venuti”.

E in questi discorsi vengono fuori i luoghi comuni, ripetuti all’ennesima potenza, dai soliti leghisti che non ragionano, non sanno neanche che cosa stanno dicendo, ma ascoltano il becero leghista che ripete ossessivamente sempre le stesse cose. I migranti, i migranti, i neri.

L’unico argomento.

Ma se tutti “i migranti” se ne andassero dall’Italia, il nostro paese non saprebbe neppure più cambiare un tubo della stufa. Altro che pandemia, sarebbe la miseria totale. La verità è questa, i migranti che lavorano, e sono in regola, sono una grande risorsa per il nostro paese.

Altra cosa è lo sfruttamento, che oltre a far vedere quanto cattivi possono essere anche i cittadini italiani, per dei soldi, dipinge gli italiani simili a chi scrive post, come quello che sto commentando.

L’autore verde-lega, termina dicendo che spera: “che finisca la follia del grimaldello buonista, che scardina le leggi sull’immigrazione e quelle del mare, predicando una indebita e malintesa bontà davvero degna di miglior causa”.

Vengono nominate le leggi del mare, ma non sono quelle che dice il legaiolo del post, la legge del mare impone di salvare le persone, sempre.

È anche ignorante.