LA VANTATA RINUNCIA DEL M5S A 42 MILIONI DI EURO DI RIMBORSI ELETTORALI


LA VANTATA RINUNCIA DEL M5S A 42 MILIONI DI EURO DI RIMBORSI ELETTORALI

NON NE AVEVA DIRITTO

Il m5s dice di aver rinunciato al rimborso elettorale per un valore di 42 milioni di euro.
Semplicemente non è vero perchè, secondo la legge vigente non ne avevano diritto.
L’art. 5 della legge 6 luglio 2012, n. 96,  entrata in vigore il 27 luglio 2012, prevede che i partiti o movimenti per avere diritto ai rimborsi elettorali debbono dotarsi di uno statuto.

Poiché il m5s non si è dotato di uno specifico “statuto”, come richiesto dalla legge, non rientra tra i partiti o movimenti che hanno diritto a rimborsi elettorali.
Sostanzialmente ha rinunciato a ciò che non ha potuto avere.

LEGGE 6 luglio 2012 , n. 96
Entrata in vigore del provvedimento: 24/07/2012

Art. 5
Atti costitutivi e statuti dei partiti e dei movimenti politici

1. I partiti e i movimenti politici, ivi incluse le liste di candidati che non siano diretta espressione degli stessi, qualora abbiano diritto ai rimborsi per le spese elettorali o ai contributi di cui alla presente legge, sono tenuti a dotarsi di un atto costitutivo e di uno statuto, che sono trasmessi in copia al Presidente del Senato della Repubblica e al Presidente della Camera dei deputati entro quaranta cinque giorni dalla data di svolgimento delle elezioni. L’atto costitutivo e lo statuto sono redatti nella forma dell’atto pubblico e indicano in ogni caso l’organo competente ad approvare il rendiconto di esercizio e l’organo responsabile per la gestione economico-finanziaria. Lo statuto deve essere conformato a principi democratici nella vita interna, con particolare riguardo alla scelta dei candidati, al rispetto delle minoranze e ai diritti
degli iscritti.

2. I partiti e i movimenti politici, ivi incluse le liste di candidati che non siano diretta espressione degli stessi, che non trasmettano al Presidente del Senato della Repubblica o al Presidente della Camera dei deputati gli atti di cui al comma 1, nel termine ivi previsto, decadono dal diritto ai rimborsi per le spese elettorali e alla quota di cofinanziamento ad essi eventualmente spettante.

 

96 Risposte

  1. Grillo non ha restituito niente perchè non ha mai ricevuto niente. Ma i giornalisti italiani fanno finta di non saperlo.
    La politica al tempo dei supertroll.

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    1. I giornalisti italiani sono tutti notoriamente finanziati da Grillo, anche la Rai e Mediaset sono dei covi dei sovversivi grillini, bisogna fare pulizia e impedirgli di nascondere la verità. 🙂

      Sarcasmo a parte… mi sorprende che alla data di oggi, 16 dicembre 2013, ci sia ancora qualcuno che ignora la ormai vecchia notizia di uno statuto registrato e depositato da Grillo; fatto avvenuto più di un anno fa presso un notaio di Genova.
      Ne hanno parlato tutti i Media quando a marzo di quest’anno è uscita fuori la storia.

      Non mi sorprende affatto che nessun giornalista, politico, o esperto di legge, degni di questo nome, abbiano più polemizzato riguardo al legittimo diritto del m5s a rinunciare ai rimborsi elettorali. Chiunque abbia una reputazione da difendere, e non sia un anonimo commentatore del web, ha rinunciato da quel momento (marzo 2013) a contestare tale legittimità dello statuto in questione e della conseguente legittima rinuncia ai rimborsi elettorali da parte del movimento 5 stelle.
      Trovate argomenti più seri, grazie.

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      1. Signor Mau340
        La prego, gentilmente, se gli argomenti di questo blog, non sono seri per lei, si sposti da altre parti.
        Noi qui, insieme ai commentatori che hanno voglia di scrivere qualcosa a proposito degli argomenti proposti, ci rispettiamo a vicenda.
        E’ una caratteristica a cui tengo molto e che intendo mantenere.

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  2. ciao a tutti
    anche ai poco informati che leggono solo giornali del partito
    ma quando ce vò ce vò, invito tutti gli interessati di degnarsi di leggere il non statuto del m5s e poi liberi di sputare come e dove si vuole (grazie al m5s se di rinborsi e tagli alla politica si sta parlando)

    Fai clic per accedere a Regolamento-Movimento-5-Stelle.pdf

    se volete vi mando i link dei rimborsi
    Un caloroso abbraccio °v°

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    1. Se quello del m5s è un “non statuto”non hanno diritto a niente.
      Come fanno parlare di rimborsi?
      Se sono stati rimborsati e loro hanno restituito, bisogna denunciare “l’autore del rimborso” (forse il ministero del tesoro) per aver compiuto un’azione impropria ed illegale.
      Prendo atto di quanto il m5s sta facendo a questo proposito, ma non mi si dica che ricevere soldi sulla base di un non statuto, sia legale.

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    2. @ for Gile,
      mi spiace ma l’espressione “quann’ c’è vo c’è vo” richiede un’altra grafia e poi sulla stessa c’è un mio diritto d’autore (napoletano verace). Sono entrato con tono scherzoso per rompere il ghiaccio, spero Vorrai perdonarmi. Ora passiamo alle cose serie.
      E’ vero. E’ solo grazie al m5s se di rimborsi e tagli alla politica si sta parlando. Sono un tecnico e quindi per forma mentis, bado solo ai risultati concreti. I risultati sono, meglio il risultato é: che i Grillini hanno restituito un bel po’ di soldi. Per i tagli alla politica, si prega ripassare domani o, comunque non prima del duemiladiciassette, quando sarà varata la legge che rimanderà il tutto alle calende greche…2. Non è, e non sarà, certo colpa dei Grillini, non si può che essere d’accordo. Ma se non sbaglio, certo posso sbagliarmi, si era iniziato con il dire, dopo il successo (cospicuo) ottenuto: voteremo solo le proposte che ci trovano d’accordo. Poi con il clamoroso esordio del duo Crimi Lombardi il “niet” è diventato la parola d’ordine. E’ dire che il Crimi mi era anche simpatico con quella sua (finta) aria paciosa. Sulla Lombardi non mi pronuncio per amor di patria. Ho avuto l’impressione peraltro sgradevole, forse mi sbaglio di nuovo? Che ogni volta che apriva bocca, era un’emorragia di voti (persi) per il movimento.
      Con quel fare saccente, il togliere la parola al Crimi e dulcis in fundo, il procedere impettito non poteva destare certo simpatia. Dirai, era alle prime armi. OK, fatele fare prima un po’ di bassa cucina poi, moooolto poi il maître à penser. Forse mi sono sbagliato di nuovo. Non è che lo pensi veramente è, infatti, solo un escamotage onde non essere investito da una valanga di insulti sul web, capita.
      Ritengo che il movimento si sia giocato parecchie simpatie per l’ostinazione con cui nega qualsiasi apparentamento. Con il 30% dei voti, non vai da nessun parte. E allora qual è la strategia di shampoo e del suo crinito portavoce? ? Il karakiri delle altre formazioni? Aspetta e spera….Non volermene.
      Comunque vadano le cose, finiamo male. Cordialmente (se credi).

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      1. Bel commento Gerry. Grazie di cuore.
        Se c’era una speranza di cambiamento, questa è finita nella demagogia. La premura messa nel m5s nel non approvare mai alcuna legge che sia proposta da altri, per principio, costringe questo gruppo sostanzioso di onorevoli, a fare strane alleanze con Berlusconi.
        Una contraddizione in termini, eppure accade.
        Quello che stupisce comunque è che anche se c’era del buono nel movimento, questo è stato sepolto da una conduzione dittatoriale delle decisioni, che hanno portato anche a ripensare ad alcuni, quelli dotati di maggior senso del dovere e di rispetto verso se stessi e verso coloro che li hanno votati, a non sottostare a questi diktat.
        Una bella forza, probabilmente con del potenziale, completamente raggelata ed inutile. Da qui la delusione di molti. Uno spreco inspiegabile.
        Per me è inconcepibile l’atteggiamento di grillo, di quello che sa tutto e risolve tutto. Un atteggiamento urtante ed urticante. La realtà è ben diversa e più complessa.
        Ma capisco che dopo tanti anni di cattivi politici, un po’ di demagogia non è il male peggiore.
        Quello che invece urta è la supponenza e l’arroganza offensiva che spesso si avverte sia nel conduttore che nei condotti.
        Ciao Gerry, un abbraccio. Spera.

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        1. Beh, a distanza di qualche mese si può dire che non è il M5S a non voler votare per principio le leggi del PD ma se mai il contrario: questo è sotto gli occhi di tutti, come lo è l’alleanza del PD con la peggior fauna berlusconiana da Verdini in giù.

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      2. @Gerry
        Sei grande.
        Mi scuso per la goffa grafia ma sono pavese e poco ferrato nello scrivere, quello che dici è sotto gli occhi di tutti ma non nella testa di un 5stelle che vede la politica come servizio al cittadino e non un’imposizione di decreti e leggi che possono essere interpretate come ognuno (giudice) vuole a scapito sempre del più debole.
        Spera, forse crede nella politica burocratica e un po’ “mafiosa” che una mano lava l’altra, scartoffie su scartoffie così facciamo fessi quei poveri ignoranti che pagano le tasse in busta paga, “prelievo forzato”insomma difende lo status quo, gente a cui regalano case di fronte al Colosseo a loro insaputa, che presi con le mani nel sacco non danno le dimissioni, che si debba votare la sfiducia per farli dimettere, ma sinceramente questa è l’Italia che volete.

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        1. @ for Gile,
          Punto primo, non toccarmi Spera. Punto secondo accetto le scuse… come Tu possa pensare che Spera accetti la situazione, per me, almeno per me, rimane un mistero. E meno male che hai usato una formula dubitativa. Vorrei con questa mia, sgomberare il campo da dubbi. Spera, modestamente io e tanti altri, speriamo in un’Italia migliore. Purtroppo lo sciagurato apparentamento imposto dall’alto, molto dall’alto… ci ha cacciato nella situazione attuale. Un grande partito di sinistra con a capo un ex DC. Che cosa credi che la tele serie cui assistiamo nostro malgrado “inciucio continuo” ci piaccia? Che non siamo in grado di comprendere o accettiamo supinamente il fatto, che l’opera – sciagurata – di Monti, continui, anche se un piccolo cambio di rotta, con l’Henry c’’è stato. Il professore, infatti, dava una mano alle banche. Adesso una mano la diamo sì, ma alle assicurazioni. Vuoi mettere? Noi accettiamo felici quel 7% in meno (seeee), in cambio riceveremo l’obbligo di servirci dei loro carrozzieri (da parte mia ciao Vito amico carissimo e carrozziere di fiducia da una vita), ma in compenso avremo: un aumento certo delle tariffe non inferiore al 10%, le auto verniciate a pennello e per di più con vernice scadente e senza protettivo. Anche se Vito mi ha assicurato che basterà farle asciugare bene e soprattutto, non uscire con l’auto quando piove. Ah, dimenticavo, se l’auto oltre alla carrozzeria accusa danni meccanici i ricambi restano a carico del cliente (almeno saranno originali. II che non guasta.) Al sottoscritto non va bene neanche “la sceneggiata” nell’accezione MarioMerol..iana del termine. Mi riferisco alle due ruote ecologiche del Bugs Bunny , che nasconde l’auto dietro l’angolo e, che soprattutto dopo l’elezione a sindaco, ritenne impellente, suppongo, recarsi in un paesino brianzolo per il bacio della pantofola. Fosse andato a Medjugorje forse, avrebbe ottenuto il miracolo. Cristo si fermò a Eboli e, non certo a causa dei lavori in corso sulla Salerno Reggio Calabria, come ancora oggi, sospetta qualcuno. Bugs Bunny si è fermato ad Arcore. Ognuno è libero di scegliersi le mete e, soprattutto i percorsi preferiti. Lui parla con tutti, e nessuno certo può impedirglielo, io gli suggerirei solo di scegliersi, magari meglio, gli interlocutori. Se devo dirtela tutta, personalmente ritengo che se ci fosse uno scambio, Maurizio a Piazza della Signoria, 1 e Bugs Bunny sul palco dello show, nessuno noterebbe la differenza a parte beninteso gli spettatori dello show. Cos’altro posso dirti? Non volermene.
          Cordialmente.

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        2. Spero per Voi siate almeno invitati a bunga bunga o cene mafiose per (s)ragionare in questo modo…
          Secondo Voi: avanti con la Mafia, opsss, ‘politica’ che ha mandato in Rovina l’Italia ed illuso, sapendo che così si finisce solo per Fallire, milioni di Fessi Disinformati che continuano a mantenere questo Sistema Mafioso al potere nel nostro paese.
          Prima o poi vi sveglierete… affamati!

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          1. Signor Alessandro
            Non si disturbi più a commentare.
            Qui solitamente si dialoga e non si offende chi scrive.
            Speradisole.

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  3. mi chiedo, ogni giorno di più, perchè tutti quanti i politici non usino più chiarezza nelle loro azioni sapendo che poi diventano attaccati sul contenuto da chi è a conoscenza delle regole. Ma poi mi rassegno perchè ormai la politica, gridata o sussurrata, si esprime solo più con cavillosi e deludenti inganni a danno di chi vorrebbe ancora credere in un minimo di genuinità.

    Ciao Spera, perdona l’analisi un pò amara in un blog come il tuo che rincorre unicamente la chiarezza verso tutto e tutti.

    Un abbraccio e l’augurio di una buona domenica. robi

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    1. In questo bailamme spesso è difficile fare chiarezza e a volte si prendono cantonate. Non siamo, almeno io non lo sono, un esperta di diritto né conosco a fondo le leggi, ma le parole scritte non mentono. Se un partito o movimento non ha uno “statuto”, non ha diritto ad alcun rimborso.
      Resta un mistero se tale rimborso invece l’hanno ottenuto e poi restituito.
      Ho l’impressione che spesso si parli superficialmente, tanto per far colpo, e poiché quasi nessuno di noi è in grado di contraddire (o di condividere in piena coscienza) ciò che ci viene detto, le battute, o le bugie, sostenute per tanto tempo finiscono col diventare verità.
      Grazie Robi, un abbraccio e buona domenica anche a te.

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      1. :))))))) i pidi-elle censurano i commenti!!!!!! :)))))) viva la demagogocrazia
        vule dire che ho colpito nel segno, Spera sei grande :)))))))
        Il commento che hai censurato tu lo sai benissimo, non aveva niente di offensivo ne per te, ne per il tuo partito, ma un semplice mio modo di vedere le cose
        un bacione a te e al bersi

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        1. Carissimo Gile, non ho censurato niente, mi dovresti spiegare che cosa ho cancellato perché i commenti che mi sono arrivati sono quelli che vengono immediatamente resi visibili e non sono intervenuta su nulla.
          Ciao.

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          1. Non vi smentite mai, neanche il coraggio delle proprie azioni
            Tutto nella norma
            Buone Feste a Tutti

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  4. Quando la demagogia si fa beffa della poca informazione delle persone. Infatti, come dimostra il nostro amico Gile, ci ricorda il “non statuto” che è un pezzo di carta buono per i loro fini ma non per quelli istituzionali, previsti dalla legge. E la legge, malgrado ciò che ne possano pensare i grillini, è uguale per tutti. Ed allora, cara Spera, i dubbi che hai sollevato sono più che leciti perché se non ne hanno diritto, non avendo presentato uno statuto, chi li sta erogando è fuori legge e loro si vantano di qualcosa di cui neanche avrebbero diritto. Se vengono erogati perché uno statuto l’hanno presentato, allora il discorso è diverso. E per farlo capire al nostro amico Gile, farò un esempio semplice semplice: loro, dicono che hanno rinunciato allo stipendio da parlamentare. Non è vero perché la legge, oggi, non lo permette. Loro lo stipendio lo prendono per intero ma la parte eccedende a, mi sembra 2500-3000 euro, la versano ad un fondo con cui finanziano dei progetti.

    Questo significa che io le tasse, e quindi anche la parte relativa al loro stipendio, la continuo a pagare al 100%. Solo che non finisce tutto nelle loro tasche. Io, però, con i miei soldi-tasse eventualmente risparmiati, preferirei farci quello che più mi aggrada, magari anche finanziare qualche progetto o ricerca, e non darli ai grillini che poi decidono loro.

    Quindi, per ora, io le tasse per quei 42 milioni di euro che loro dicono avrei risparmiato, le ho pagate!

    Questo avviene per ogni rappresentante istituzionale grillino, quindi anche a livello regionale o comunale, dove ci sono consiglieri grillini funziona così. Si tagliano una fetta dal totale che ricevono, lo stesso totale che altri si intascano per intero.

    Personalmente, invece, avrei preferito che i grillini invece di tagliarsi lo stipendio, avessero lavorato, e bene, per modificare quelle leggi che oggi consentono a dei parlamentari di intascare soldi a palate tra stipendio e rimborsi vari. Non eliminandoli perché, a differenza del loro pensiero, io credo che la politica vada anche finanziata per potermi rappresentare. Però va controllata e regolamentata per non ripetere certi scandali e ruberie del passato.

    Invece, loro, per cambiare le cose aspettano di avere il 100% dei consensi. Quindi, aspetterò invano le riforme che mi sarei aspettato da un movimento che dice di voler cambiare le cose!

    Ciao Spera, buon fine settimana.

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    1. Carissimo Carlo, grazie per la chiarezza, davvero eccellente.
      Anche a me piacerebbe destinare soldi risparmiati, a progetti che mi interessano o quantomeno a progetti condivisi dalla comunità intera e non da un gruppetto di facinorosi (nell’atteggiamento). Rinunciare ad una parte dello stipendio per destinarlo ad altro, è cosa buona, ma come tutte le forme di “carità” non andrebbe tanto strombazzata, perché finisce col diventare una banalità.
      Parlo di carità e non di solidarietà, perché essere solidali con la comunità non vuol dire elargire il superfluo, ma far si che la comunità stessa possa migliorare nel proprio vivere quotidiano. I grillini potrebbero farlo, semplicemente utilizzando e sfruttando con intelligenza la preziosa e privilegiata posizione in cui sono stati messi da coloro che li hanno votati. E’ una grande responsabilità di cui si sono fatti carico, ma che pare non li scalfisca per niente.
      Chiusi nelle loro gabbie, in attesa di avere il 100% dei consensi per fare qualcosa di buono per la società, è una illusione che rasenta la scemenza politica.
      Grazie ancora Carlo, e un abbraccio. Spera.

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  5. Proprio per questo motivo, anche il giornalista Batista è stato messo nella lista nera del grullo. Aveva scritto che i soldi non gli spettavano e, lui come al solito l’ha mandato a quel paese. Non solo ma leggendo qualche commento la gente gli da pure ragione.
    Non aggiungo altro, perchè hai dei commentatori eccellenti.
    Ciao spera buona domenica Lidia.

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    1. @ for Lidia,
      Battista chi? il cerchiobottista di fama…
      Cordalmente

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    2. Carisssima Lidia, la questione è più difficile ed intricata di quanto non appaia. Ci danno da bere che sono talmente bravi da restituire una cosa che non hanno mai preso, perché non ne hanno diritto. La questione è al Senato, grazie all’intervento di un senarore di Sel. Le bugie debbono essere smascherate non dette e ridette per abbindolarci.
      I soldi pubblici li prendono e come. Perché, per esempio, non hanno rinunciato ai finanziamenti ai gruppi consiliari? Perché non si è apertamente parlato, anche di questi finanziamenti, visto che sono la stessa identica cosa? Questi sì li hanno presi ed intascati.
      Ciao Lidia, un grande abbraccio. Spera.

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    3. Non mi risulta che la recentissima polemica di Grillo con Il giornalista Battista abbia a che fare con la legittima rinuncia ai rimborsi elettorali del movimento 5 stelle.
      Se non sbaglio il motivo scatenante della diatriba in questione riguarda un recente articolo di Battista in cui si contesta l’utilità dell’attività parlamentare del m5s.
      Niente a che vedere con lo Statuto.

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      1. Che i commenti siano in tema o no, non ha importanza. Siamo in un salotto dove si può, anzi si deve, anche andare dire fuori tema.
        Ognuno esprime ciò che sente su un argomento senza paura di fare un compito in classe.

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        1. Gentile signora, ho solo corretto quella che mi sembrava una palese falsità. Non mi risulta affatto che Grillo abbia polemizzato con Battista riguardo allo Statuto.
          Non sapevo che delle falsità, per quanto in buona fede, potessero essere considerate degli accettabili fuori tema.

          Cordialmente,
          Maurizio.

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          1. Bene Maurizio.
            Vede, qui parliamo un po’ di tutto e se lei ha avuto modo di sfogliare un po questo blog, (modesto e personale), spesso ci è capitato di andare fuori tema, proprio perché non abbiamo pretese.
            Grazie per la puntualizzazione,
            Un saluto. Spera.

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  6. Per chiarezza, c’è chi ne sa più di me e può intervenire. Ringrazio il Senatore di Sel Boccadutri.

    “A proposito dei rimborsi NON percepiti e quindi NON restituiti dal M5S c’è una interrogazione del deputato Boccadutri (Sel) posta al Presidente del Senato, Grasso.
    Questo il testo dell’ interrogazione: “Chiede di sapere se Grillo e il Movimento 5 stelle ha restituito 42 milioni di euro di rimborsi elettorali, se gli stessi abbiano mai rispettato la legge che predispone il diritto ai rimborsi ai sensi della legge n. 96 del 2012 al fine poi di poter incassare ed eventualmente restituire la somma percepita, posto che la legge obbliga le forze politiche a depositare alle camere la dichiarazione dei redditi del tesoriere (in questo caso Grillo), il bilancio del M5s e in allegato lo statuto che contenga le caratteristiche conformi ai principi democratici nella vita interna, con particolare riguardo al rispetto delle minoranze e ai diritti degli iscritti. Ai sensi della legge tutto quanto va presentato entro 45 giorni dalla data dello svolgimento delle elezioni, pena la perdita del diritto”. Il 18 Ottobre scorso puntuale ed eloquente è arrivata la risposta di Pietro Grasso: “ Il Senato non ha ricevuto copia “. E non finisce mica cosi, il Presidente spiega: “Non conosco chi sia il tesoriere, non ho ricevuto né i suoi riferimenti né il bilancio del gruppo” – e precisa – “il diritto al rimborso decade ove non provveda alla trasmissione secondo i termini, appunto, di 45 giorni dalla data delle elezioni”.
    L’interpretazione logica del contenuto della risposta vuole che il M5s non abbia diritto a nessun rimborso, che di fatto non è mai avvenuto. Non avendo il Movimento diritto a ricevere niente, non ha restituito niente”.

    http://www.ilsudest.it/politica-menu/86-politica/3498-grillo-il-m5stelle-e-la-restituzione-dei-rimborsi-elettorali.html

    Inoltre Sergio Boccadutri, di SEL, sente puzza di bruciato, capisce che c’è una mancanza di trasparenza, quindi scrive alla seconda carica dello Stato per avere delle delucidazioni.
    “…Fino a quando Sergio Boccadutri scopre un incrocio di norme che, a suo avviso, metterebbero in crisi il Movimento stellato proprio sul fronte tanto a lui caro: quello della trasparenza. Un po’ per motivi ‘personali’, essendo il tesoriere del partito di Nichi Vendola, un po’ perché ha seguito da vicino l’iter della legge sul finanziamento, Boccadutri fa una scoperta: Grillo, secondo lo statuto pubblicato dall’Huffpost, risulta anche il tesoriere della sua creatura. Non viene definito esplicitamente come tale, ma, oltre alla “rappresentanza politica e giuridica”, gli spettano l’amministrazione e gestione dei fondi dell’Associazione. E, secondo due leggi italiane (una del 6 luglio 2012, l’altra, richiamata dalla prima, del 5 luglio 1982) i tesorieri devono comunicare al Parlamento la propria “situazione patrimoniale e reddituale”. Così l’onorevole di Sel ha preso carta e penna e ha scritto alla seconda carica dello stato: “Come Ella certamente saprà i senatori e i deputati eletti sono tenuti a rendere alla Camera di appartenenza dichiarazioni circa la propria situazione reddituale. Si tratta di un obbligo di trasparenza nei confronti degli elettori […] Tale obblighi sono stati estesi dalla legge, anche a coloro che svolgono funzioni di tesoriere dei partiti o dei movimenti politici”. Alla luce di ciò, considerato il fatto che se i tesorieri non risultano eletti le dichiarazioni devono essere presentate alla presidenza di Palazzo Madama, Boccadutri avanza una domanda: “Con la presente, dunque, Le chiedo se il signor Giuseppe Grillo vi abbia allo stato provveduto e, in caso contrario, se Ella ritenga di dover diffidarlo formalmente ad adempiere””.

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    1. Ormai son passati più di due mesi dall’interessamento dell’onorevole Boccadutri, e per il momento le sue (dell’onorevole) rimangono solo opinioni. Che io sappia tutti i riferimenti legislativi da lui citati, riguardano i partiti che decidono di percepire i contributi statali. Sia il M5S come mnovimento sia singolarmente i suoi rappresentanti politici non risulta che al momento abbiano mancato ad alcun dettame di legge, ne per quanto riguarda il regolarissimo Statuto registrato nè per quanto riguarda altri atti.

      Ed è anche evidente che se fosse diversamente avremmo titoli cubitali su tutti i giornali e i Media di regime del paese al 57° posto al mondo per la libertà di stampa.

      Cordialmente,
      Maurizio.

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      1. Alla data di oggi l’onorevole Boccadutri non ha dimostrato niente riguardo i diritti del M5S, nessun rilievo istituzionale è stato fatto al M5S.

        C’è invece da ricordare che recentemente è stata votata la legge che porta il nome di questo onorevole Boccadutri, la quale autorizza i partiti a percepire i rimborsi elettorali senza dover fare il rendiconto; la solita legge della vecchia partitocrazia PD adusa alle sanatorie quando conviene a loro e ai loro clientes…
        Da notare anche la propietà di linguaggio di questo parlamentare del PD che recentemente in parlamento in difesa della propia sconcia legge si è espresso dicendo “I cittadini hanno uscito il portafoglio…”.
        Tanto per dare un’idea della preparazione culturale di chi, inutilmente, fa contestazioni senza esito sulle legittime rinunce del M5s…

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  7. Carissimo Gerry,
    commossa ti ringrazio ancora una volta. Si vede che l’amico Gile non ha letto quasi nulla di questo blog, o si è limitato ai titoli, altrimenti si sarebbe accorto che le critiche al mio partito non sono mai mancate, anzi, ho ricevuto un po’ di parolacce (in senso buono) quando scrissi alcune cose su Fassina, Di Napolitano, di D’Alema e compagnia.
    Ho sostenuto mille volte che Bersani ha consegnato nelle mani di Napolitano il partito ed ha fatto male, perché gli ha consegnato anche il governo, quando ha accettato le larghe intese.
    Questa è stata una di quelle cose che fanno male, vanno dette, denunciate e discusse, proprio nel partito, dove si può discutere senza la paura di essere estromessi o additati a traditori, come fa il grillo con le sue pecore.
    Ma, comunque va dato atto di una cosa a Gile, so che la pensa diversamente da me, ma ha sempre avuto il buon gusto di non essere offensivo. Per questo lo invito a scrivere sempre, se vuole, per una discussione che si fa anche simpatica, a volte.
    Un abbraccio a te, carissimo Gerry. Spera.

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  8. @ Gerry, non sono molto ferrata in politica, ma dal momento che grillo ha fatto una lista nera dei giornalisti, prima la Oppo poi Merlo ed infine Battista, devo dedurre che chi parla male di lui deve essere messo alla gogna. Se poi Battista sia un bravo giornalista o meno non so.
    Un caro saluto Lidia.

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    1. Carissima Lidia,
      ti ricordi quel giornalista che si chiama Farina e che faceva da informatore per i servizi segreti col nome di Betulla? Era sempre presente in tutte le trasmissioni in Tv, veniva considerato un grande spaientone, un esperto di politica e un “cattolico peggio di Casini”, poi si è scoperto che cercava di mettere in buca Prodi cercando di farlo passare per una spia del Kgb. Una persona falsa e doppiogiochista.
      Forse questo Battista non è come l’ex Betulla, ma è uno che sta un po’ di qua e un po’ di là, per non dispiacere a nessuno.
      Un abbraccio. Spera.

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    2. @Gibran

      Grillo si è limitato a criticare più o meno ragionevolmente il lavoro di alcuni giornalisti, perlopiù citando tra virgolette le loro stesse dichiarazioni.

      Io non condivido l’impostazione che lui ha dato a questa sua iniziativa, premettendo che avrebbe dedicato una rubrica a tutti i giornalisti che a suo avviso criticavano in malafede il M5S. Sarebbe bastato semplicemente commentare volta per volta tutti gli articoli irragionevolmente ostili (dal suo punto di vista) senza fare proclami programmatici, evitando di dare adito a chi non vedeva l’ora di parlare enfaticamente di liste di proscrizione.

      Grazie a dio Grillo non si è espresso. riguardo ai giornalisti ostili a lui e al m5s, come quel politico del PD coi baffi, noto per la sua intelligenza, che una volta ad un giornalista troppo curioso pare abbia detto: “Ai miei tempi quelli come lei li menavamo”.

      “La nostra colpa maggiore sta nel preoccuparci delle colpe degli altri” 🙂
      Kahlil Gibran

      Cordialmente,
      Maurizio.

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  9. Se non ci fosse stato nel frattempo un referendum che eliminava i rimborsi elettorali, avresti perfettamente ragione!!!

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    1. Grazie Codicesociale.
      Ma allora su che cosa si litiga oppure di che cosa ci si vanta?

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      1. @ codicesociale

        Il referendum eliminava il finanziamento pubblico ai partiti. Oggigiorno, essi percepiscono dei rimborsi per l’attività politica, che giuridicamente sono una cosa diversa dal finanziamento abolito col referendum. Certo, l’introduzione dei rimborsi elettorali è stata una furbata pensata ad hoc per aggirare l’esito del referendum. Ciò non toglie che il referendum di cui si parla non ha nulla a che vedere con i rimborsi legalmente percepiti.

        Per il resto, condivido appieno il post di Speradisole e di Carlo. Mi piacerebbe che Grillo la smettesse di propinarci la storia della restituzione dei soldi: nulla è stato restituito e le mie tasse sono sempre uguali (anzi, aumentano 😦 ). I soldi risparmiati dal M5S (messi da parte, su un loro conto) valgono tanto quanto quelli spesi dagli altri partiti, siccome non so cosa ne fanno e non è detto che ne approvi l’uso. Sono comunque soldi miei, che non ritornano (o rimangono) a me.

        Le intenzioni sono sicuramente più nobili, in quanto mi pare li vogliano utilizzare per finanziare delle attività economiche e non festini vari. Ma per quel che ne so, possono anche sprecarli dietro a progetti inutili o battaglie in cui non credo. Rimane il fatto che preferirei pagare meno tasse e usare i miei soldi per i miei bisogni.

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        1. @ Miz, grazie e benvenuto/a.
          Hai perfettamente ragione, i soldi presi o restituiti sono sempre soldi pubblici, cioè nostri. Che li restituiscano o no, ai cittadini non torna in tasca niente. Questa è la grande contraddizione che viene propagandata inutilmente dal m5s.
          Un abbraccio. Spera.

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        2. @Miz
          Se hai avuto occasione di seguire i recenti fatti di attualità politica, saprai che il m5s sta aspettando pazientemente da mesi il decreto attuativo del sonnolento governo Letta, per poter consegnare questi soldi (ormai si parla di quasi 5 milioni e cresceranno ancora) in un fondo statale di garanzia per le medie e piccole imprese. Soldi che saranno gestiti da questo Governo.

          Per quanto riguarda le tue tasse, e le mie, mi auguro che vi sia un giovamento almeno indiretto, seppur infinitesimale, poichè si presuppone che se il governo usa un euro di un privato cittadino, Deputato o meno, risparmi soldi che non avrà bisogno di prelevare con le necessarie tasse.

          Lo stesso giovamento per le nostre tasche, seppur più morale che sostanziale, ci sarà per i 42 milioni di euro circa che sono rimasti nelle casse dello Stato e che il M5S avrebbe potuto ritirare avendo uno Statuto a regola di legge, e conseguente diritto, apponendo una semplice firma; soldi che il M5s ha deliberatamente non riscosso in rispetto degli accordi presi con gli elettori sul rifiuto dei contributi pubblici ai partiti.

          Per quanto riguarda i contributi ai gruppi parlamentari, mi fa piacere che tu correttamente riconosca che sia errato e scorretto confonderli con i rimborsi elettorali ai partiti, essendo essi, come hai ben precisato, un contributo “giuridicamente diverso dal finanziamento abolito col referendum”.
          E aggiungerei che tale contributo rimborso, insomma “finaziamento” (o qualunque altro ipocrita nome la vecchia partitocrazia decida di dargli) continuerà ad essere percepito in spregio ai referendum sia da PD e PDL fino al 2017, anche se a scalare. (sono però qualche centinaio di milioni di euro…).

          Cordialmente,
          Maurizio.

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  10. A me risulta che lo statuto è stato fatto presso un notaio poco prima delle elezioni. Quand’anche così non fosse si può parlare ugualmente di rinuncia, non perchè l’abbiano ottenuto e poi restituito, ma semplicemente perchè non ne hanno fatto richiesta, anzi formalmente hanno fatto una lettera di rinuncia.
    Non vedo perché i 5S debbano essere attaccati sulle virgole (indennità, gaffes, dormire in treno ed altre sciocchezze insignificanti) e non si contestino le loro numerosissime proposte di legge, i loro ordini dell giorno, i loro interventi in aula. In alcuni ultimi interventi hanno definito Letta, un bugiardo, e lo hanno dimostrato Anche sul finanziamento pubblico ha detto una bugia: “abolito il FP”, ed invece la verità è che fra tre anni ci sarà sotto forma diversa, con il 2 per mille, con la defiscalizzazione dei contributi ecc., aggirando nuovamente il risultato di un referendum.
    Invito ancora una volta i detrattori del M5S ad informarsi ed a pensare prima di giudicare. Renzi adesso vorrebbe l’accordo. A che cosa serve un accordo? A far fuori Alfano e sostituirlo con i 5S? Così non va. Si mettano ai voti le proposte, senza accordi al buio. I Grillini hanno votato anche le proposte di altri, è il PD che finora non ha accettato le loro, per il semplice (ed idiota) motivo che erano “loro”. Basti pensare all proposta Rodotà, alla mozione Giachetti e a tante altre.
    Dico queste cose forse con fervore,, ma vi assicuro senza astio e con la speranza che non ce ne sia da parte vostra.
    Un abbraccio..speranzoso, voglio credere che siate in buona fede.

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    1. Infatti è più onesto parlare di rinuncia, ma non di restituzione. Hai ragione nel dire che è un discorso che “fa le pulci” al M5S, ma non è colpa mia se Grillo cerca di far intendere che hanno restituito 42 milioni. Non capisco perché cerchi di abbellire la realtà, quando la realtà è già sufficientemente bella di suo: il M5S gestisce sicuramente meglio degli altri partiti i rimborsi che percepisce a vario titolo.

      Sul discorso Letta e rimborsi, mi trovi perfettamente d’accordo: cambieranno solo nome e forma, ma pur sempre soldi pubblici saranno…

      Personalmente, non ce l’ho col M5S (seppur ritenga che non fosse maturo per un salto dal piano regionale a quello nazionale) è solo la propaganda di Grillo a non piacermi. Trovo che i suoi discorsi siano eccessivamente semplicistici e le semplificazioni non aiutano a creare cittadini informati, ma solo tifoserie. Giusto per precisione, mi disgusta anche la propaganda degli altri partiti: in generale, tutta la propaganda 😀

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      1. @ Miz
        Giustissimo parlare di rinuncia e non di restituzione, in merito ai rimborsi elettorali. Poiché non è chiaro se ne avevano diritto o no, meglio rinuciare e così non ci sono rischi.
        Come ho detto a Luigi, la rinuncia ha comportato per grillo un problema in meno, essendo lui il tesoriere del movimento. Non dovrà rispondere di come li ha spesi sti soldi. Rinunciarci prima forse è anche una intelligente furbata.
        Ciao, un abbraccio. Spera.

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    2. @ Luigi.
      Purtroppo quando tutto si ferma alla propaganda o alla demagogia, al paese non viene nulla di ritorno.
      Che i signori onorevoli del m5s vogliano utilizzare il loro “stipendio” sostanzioso per beneficienza, mi sta bene, fanno la carità, come tante altre persone, ma non si vantino di viaggiare scomodi, o soffrire il freddo o di altri sacrifici, perché comunque noi i soldi per il loro mantenimento li sborsiamo, qualunque sia il destino successivo.
      La vera soatanza è tutta qui.
      In quanto ai rimborsi elettorali (che sono altra cosa rispetto agli stipendi) pare che non abbiano firmato per riceverli. E così grillo, unico tesoriere del movimento, non avrà paura di utilizzare impropriamente soldi non presi, come hanno fatto invece altre persone, tipo Lusi, Belsito e Fiorito, eccetera..
      Una grana in meno per lui, ma stesso sborso per noi.
      Ciao carissimo, un abbraccio. Spera.

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  11. A chiarimento di chi pensa che i soldi dei parlamentari M5S siano utilizzati dal movimento rimando a questo link “http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/2013/12/restitution-day-2-25-milioni-pronti-per-le-imprese-ma-letta-non-apre-il-fondo.html”
    E’ il governo resta inadempiente, forse perchè l’iniziativa del fondo è dei 5S?

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    1. @ Luigi
      Carissimo, i parlamentari del m5s possono fare quello che vogliono dei loro “stipendi”. A quanto pare fanno la carità, oppure li depositano in un fondo gestito (forse) da grillo, oppure li restituiscono.
      Ma sinceramente io preferirei che fossero pagati bene e molto purché facessero del bene a questo paese. Mi risulta invece che prendano stipendi ogni mese, ma che se ne stiano belli e rintanati nella comoda posizione di “oppositori” dove non ci si carica di nessuna responsabilità (come tanti Razzi o Scilipoti). L’unica cosa che sanno fare bene è insultare dai loro scranni tutti quelli che osano dissentire da loro a cominciare dalla Presidente della Camera per finire al Pd.

      Ciao un grande abbraccio. Spera.

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  12. Io giro solo questa domanda:
    come mai si è sentita la necessità di promulgare questa legge?
    E’ solo la mia ignoranza mista a diffidenza che mi fa pensare che i signori dei partiti + grossi abbiano impegnato del tempo per pararsi il culo da un movimento che cresce invece che pensare al bene dei cittadini?

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    1. Se ti riferisci alla legge di Letta per eliminare i rimborsi elettorali, allora la risposta è SNI. Grazie al M5S, il discorso sui rimborsi è diventato un tema centrale della politica nazionale, tema che nessun partito può, oggi, ignorare. Quindi se ne sono appropriati: prima il PD, poi il PDL e lentamente sono saliti sul trenino pure tutti gli altri partitini.

      Essendo un tema caldo, i partiti al governo devono mostrare dell’impegno (che poi sia la solita furbata, speriamo la gente se ne ricordi tra qualche mese): NON POSSONO presentarsi alle prossime elezioni senza aver fatto NULLA a riguardo. Sarebbe un suicidio politico, indipendentemente dall’evoluzione del 5Stelle.

      In tutto ciò, il M5S ha l’enorme vantaggio di poter dire “siamo stati noi”, ma Grillo (che cura la propaganda) deve stare attento, perché gli altri partiti potrebbero rigirare la frittata a loro favore, rubargli il piedistallo (meritato) su questo argomento.

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      1. @ Miz
        Un Disegno di Legge relativo all’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti era già in Senato ed è stato approvato in ottobre alla Camera (vi era stato deposittato ai primi di giugno).
        A quanto pare non bastava.
        Letta ha preferito utlizzare il Decreto Legge (che consente l’immediata applicazione) anzichè aspettare gli esiti del Disegno di Legge che il Senato ha da qualche mese e che non ha mai discusso.
        Questo Decreto Legge a quanto pare è pressoché identico al Disegno di Legge che giace al Senato.
        Comunque, a mio avviso, è una brutta legge e ne discuteremo, se vorrai.
        Un abbraccio. Spera.

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    2. @ xpisp
      L’argomento del Decreto Legge sul finanziamento ai partiti proposto da Letta è troppo interessante per poterlo trattare nei commenti di questo post.
      Riprenderò l’argomento (appena ne avrò il tempo) e magari ci ritroviamo prossimamente.
      Grazie e un abbraccio. Spera.

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  13. no la domanda era sulla legge sopra riportata da Spera, legge che di fatto aveva(dico aveva perchè ho letto notizie discordanti) fatto fuori il M5S dalla possibilità di avere i rimborsi!

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    1. @ xpisp
      L’interrogazione del Senatore Boccadutri di Sinistra Libertà, ha proprio ho scopo di fare chiarezza su quello che tu stai chiedendo. Vedremo se si riuscirà a capire qualcosa più avanti, sempre che ce ne diano notizia.
      Ciao, Spera.

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  14. Non mi risulta che alcun burocrate o commissione parlamentare si sia espressa sulla democraticità dello statuto del m5s.
    Non si capisce poi l’assurdità che ne conseguirebbe: ossia che un partito/movimento possa essere idoneo per partecipare a delle democratiche elezioni ma contemporaneamente si possa definirlo non abbastanza democratico per ricevere i rimborsi elettorali.
    O si è abbastanza democratici per partecipare a delle elezioni o non lo si è; mi chiedo in quale parte del mondo civile possa esistere un distinguo così assurdo come quello che si vorrebbe adombrare nel caso in questione.

    La legge citata (varata da PD e PDL guarda caso proprio quando il
    movimento 5 stelle cominciava ad essere valutato l’outsider dagli
    esperti di sondaggi) non chiarisce infatti quale organismo pubblico debba dare
    la patente di democraticità, ma si limita a descrivere la procedura che i partiti/movimenti devono seguire per ottenere i rimborsi elettorali.

    Chiunque non avesse voluto partecipare al banchetto dei rimborsi elettorali non avrebbe avuto altra scelta che non seguire l’iter burocratico predisposto dalla legge in questione. Diversamente sarebbe stato accusato di tradire l’impegno preso con gli elettori a non riscuotere soldi dallo Stato a titolo di rimborso.

    Per evitare dubbi di sorta, sarebbe bastato che il legislatore imponesse a chiunque avesse voluto presentarsi alle elezioni, di sottoporre il proprio statuto ad una valutazione di democraticità da parte di una autority indipendente, come succede in molti Stati democratici.
    Evitando così di creare l’equivoco dello Statuto ipoteticamente democratico o meno solo in base all’opportunità sfruttata o no di ricevere i rimborsi elettorali.

    Il fatto che tale legge sia stata formulata in questo modo così equivoco
    lascia il sospetto che vi fosse l’intenzione, del legislatore stesso, di
    lasciare una zona d’ombra, per poter poi far speculazioni sopra e istillare dubbi negli elettori.
    Non sarebbe neanche la prima volta in Italia delle leggi vengono varate o
    modificate per corrispondere a degli interessi di parte… e questa valutazione non riguarda soltanto il PDL di Berlusconi…

    Probabilmente i legislatori, PD e PDL -in perfetto conflitto di interessi – nel dover decidere a quali caratteristiche/condizioni statutarie avrebbe dovuto sottostare il loro nuovo competitore politico, non hanno avuto il coraggio di definire un criterio severo a cui avrebbero dovuto sottostare loro stessi.

    Da notare poi che fino alla comparsa del m5s, in oltre mezzo secolo abbondante di repubblica italiana, nessun governo o maggioranza politica aveva mai sentito il bisogno di legiferare per definire le caratteristiche statutarie dei partiti (partiti che sono nominati in costituzione in sole due righe vaghe e generiche di definizione). Coll’avvento del m5s è sorto un improvviso bisogno di autodifesa della partitocrazia preesistente che prima, con l’arrivo di Forza Italia, Italia dei valori o altri partiti di stampo carismatico, non vi era stato.

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    1. Il m5s è stato libero di presentarsi alle elezioni ed è libero di fare ciò che vuole dei soldi che gli spettano.
      Se ne ha diritto o meno, ai rimborsi elettorali, dipende da come il movimento ha rispettato le leggi.
      In democrazia vale questa regola.

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      1. @ for Spera,
        immaginiamoci per un attimo, ma solo un attimo Grillo al governo, solo per un attimo, mi raccomando. Dunque atto primo. Esequie di stato per tutti i partiti (trattandosi di tutti morti, non vedo cos’altro potrebbe fare) con l’obbligo per i defunti di restituire i soldi delle esequie. Atto secondo. Istituzione di una non tassa per i parrucchieri di Gianroberto e del Grillo parlante. Atto terzo. La Lombardi ripescata e spedita al ministero degli esteri (con la naturale simpatia che ispira, il giorno dopo, il mondo dichiara guerra all’Italia). Per gli altri ministeri estrazione a sorte dei titolari dei vari dicasteri, naturalmente tramite web. Atto quarto. Non acquisto degli F35 (qui sono d’accordo) per non pagare le penali, trasformazione degli stessi in frecce rosse da destinare ai pendolari. Torniamo con i piedi per terra che la situazione è più triste di quello che appare… Su alcune cose non si poteva non essere d’accordo con Grillo, ma poi ha iniziato la guerra con il mondo, rovinando tutto. Aveva iniziato affermando che le proposte che lo trovavano d’accordo le avrebbe appoggiate. Poi proseguendo ha letteralmente mutato politica. Offese a gogò per tutti, senza esclusione alcuna. Non mi pare una strada percorribile, se vogliamo raddrizzare la barca occorrerebbe collaborare non remare”comunque” contro. O no? Se vinciamo in Europa vado al Quirinale e poi? Con chi fa il governo? Entreremmo davvero nel “teatrino della politica” ma senza poterne ridere.
        Ti abbraccio.
        Gerry

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        1. Caro Gerry,
          sai bene che condivido quello che pensi e come lo scrivi. Come sempre bravissimo.
          A me viene in mente una frase di Toni Jop, che mi ha fatto ridere:
          “SE HA RAGIONE IL CAIMANO QUANDO SOSTIENE CHE IL SUO PIù GRAN NEMICO è NAPOLITANO, SI SPIEGA L’ATTACCO COSTANTE CHE GRILLO STA PORTANDO CONTRO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. SE BERLUSCONI è UN CAIMANO, GRILLO è UNA BORSETTA IN PELLE DI COCCODRILLO”.
          E’ quello che penso anch’io.
          Un abbraccio. Spera.

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          1. Napolitano era così nemico di Berlusconi che usufruiva dei fiananziamenti del caimano per la sua corrente migliorista…
            Come al solito il tentaivo dia ccostare Grillo a Berlusconi si dimostra un buco nekl’acqua smentito in modo palteale dalla realtà di un PD il cui segretario e premier è l’unico “in perfetta sintonia” con Berlusconi. per non parlare di Verdini e dalla sua corrente dei casalesi sempre pronta a dar man forte all’attuale maggioranza.

            A volte la realtà e le convinzioni di alcuni elettori PD sembrerebbero due universi paralleli che non si incontreranno mai…

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    2. Scusa spera ma la tua risposta non è alla tua altezza.
      Che tu sia imbarazzata perchè anche il partito in cui credi tanto ha partecipato, evidentemente, a fare uno sgambetto molto poco pulito lo capisco!
      Vorrei però ricordarti che per tirare le orecchie ai propri rappresentanti non li si deve difendere sempre e comunque.
      Visto che spesso fai della critica, direi che in questo caso forse sarebbe meglio una risposta differente.
      O hai delle risposte ai quesiti/accuse di mau340 o non difendere quello che io vedo come una manovra sporca e degna dei peggiori politicanti.
      Ti ricordo che in democrazia vale anche la regola che chi ha + voti vince, quindi perchè per anni hai gridato allo scandalo quando hanno votato certe leggi?
      In democrazia dovrebbe valere che l’eletto deve fare gli interessi dei cittadini, ne quelli del suo partito ne quelli personali.
      La legge su cui basi il tuo articolo rispetta tali parametri o credi anche tu sia stata varata per fare uno sgambetto?
      Buona giornata

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      1. @ xpisp
        Caro xpisp, forse mi stimi più di quanto non valga, ma posso assicurarti che non sono imbarazzata nel rispondere, credo che chi legge si sia fatto un’idea chiara di quello che penso, e la contestazione continua, non può che ricevere risposte deludenti e non all’altezza di quanto ci si aspetta, proprio perché queste sono le mie idee ed una volta esplicitate, sarebbe come dire che, continuo a pestare l’acqua nel mortaio. E troppe volte lo faccio diventando anche noiosa.
        Non sono una giurista, sono una semplice cittadina che si è chiesta, come ha fatto il Senatore di Sel, se un movimento con un non statuto, abbia avuto o no dei soldi pubblici come finanziamento.
        E’ importante saperlo anche perché questo movimento racchiude in una unica persona tutti gli interessi del “partito”. E ciò potrebbe anche essere oggetto di “conflitto di interessi”.
        Per esempio, per quale motivo, se volessi io partecipare ad una scelta di personaggi da mandare in parlamento oppure proporre modifiche alla legge elettorale, debbo per forza passare per il blog personale di grillo e consentire a lui e solo a lui di incassare tanti soldi? Tutto questo sistema obbligatorio imposto dal blogghetaro è, a mio avviso, un conflitto di interesse. Il beneficiario è la sua persona, non è il movimento, e non mi risulta che pubblichi i resoconti degli introiti ottenuti con questo sistema personalizzato.
        Si dirà che si tratta di una “cosa” privata, ebbene questo modo di fare, è un finanziamento privato non al partito ma ad una persona sola che per sua fortuna ha fondato questo movimento. Sostanzialmente per tener vivo un movimento che partecipa ad elezioni pubbliche, si paga un cittadino “privato” che incassa e si tiene tutto. Non è neanche un finanziamento privato al movimento, ma una sorte di mantenimento di un signore che ha un blog e che si chiama grillo. Con quei guadagni personali il titolare del movimento non procura neppure una sede al movimento
        Non capisco, e non condivido questa personalizzazione monetaria del movimento, mentre capisco perfettamente come si possa rinunciare ad un rimborso elettorale, da parte di un tesoriere che già guadagna tanto attraverso il sistema inventato.
        Ciao. Spera.

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  15. Cara Spera, concordo con il primo commento di Miz, e come al solito con quello di Carlo.
    Noto anche che non c’e’ limite alla dabbennaggine come dimostrano i grillini capitati qui sopra.

    Poi hai il solito tuttologo che vale come un ghiacciolo in alaska.

    Se noti, all’improvviso si trovano un sacco di neocostituzionalisti in rete, sembrano improvvisamente consci delle leggi, dei commi, dei regolamenti e soprattutto del perche’ tali norme sono state promulgate, e scordano come da prassi tutte le leggi approvate negli ultimi vent’anni quando costoro votavano il nano e il paralitico, si arrampicano su una querelle come i rimborsi elettorali ma quando gli chiedi se voterebbero lo ius soli (anche quello vigente in Germania, che e’ piu’ selettivo) o una vera patrimoniale allora sbordano e dimostrano la loro vera essenza.
    Come se bastasse cliccare su wikipedia per essere dei novelli Norberto Bobbio.

    per il resto, post condivisibile.

    Baci
    Zac

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    1. Egregio Zac,
      purtroppo per lei i signori qui sopra si sono posti educatamente senza pensare di permettersi di dare un giudizio sulle altre persone.
      Educazione e cortesia.
      Gradirei le imparasse(magari cerchi su wikipedia senza ambire a immagini troppo lontane da lei come Gandhi o simili)se non le è di troppa fatica.
      Nessuno la giudica per ciò che lei vota, l’unico è lei!
      E pensare che dice d’ispirarsi a persone di una levatura tale da far paura!
      Buona giornata

      Ps
      scusami Spera ma mi irrita chi decide in base ad idee politiche chi possa o no esprimere la propria opinione, già autodefinisce il suo senso di democrazia!

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      1. @xpisp
        E qui carissimo xpisp, ti rispondo come Gerry ha fatto per me. Non mi toccare Zac. E’ persona colta, molto colta e non ha certo bisogno di consultare Wikipedia, perché ci batte tutti, in conoscenza, spirito combattivo e personalità. Per me è un grande amico.
        Condivide con me la voglia di costruire qualcosa di buono per questo paese e lo fa con passione e con il suo straordinario modo di comunicare. Zac è Zac. E ama la democrazia più di tutti noi.
        Un saluto xpisp, Spera.

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        1. @Spera
          pensavo che per amare una cosa bisognasse rispettarla.
          Non vedo il rispetto in quanto scritto sopra, leggo sopraffazione, arroganza e discriminazione!
          probabilmente dovrò comprare degli occhiali!

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          1. concludo…
            mi spiace per questi ot e comunque la questione per me finisce qui.

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      2. E’ cosi’ altezzoso da ipotizzare un mio scritto riguardante lei?
        ma si figuri, piuttosto mi taglio una mano.

        E come le ho gia ricordato da qualche altra parte, si sciacqui la bocca prima di scrivere il mio nome, oppure si rivolga alla polizia postale, invertebrato.

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      3. @Zac
        1) impari a leggere non v’è scritto da nessuna parte che ipotizzo quello che pensa lei!
        2) se ha da dire qualcosa non disturbi questo spazio e lo dica direttamente a me, i miei riferimenti li ha, le palle no!

        Saluti

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        1. @quasi a tutti,
          atteso che ora grazie ad Henry parlare di “sfere” pare faccia fino. Personalmente ritengo che con gli insulti e le parolacce ci avviciniamo solo ai comportamenti di alcuni nostri nostri tristi personaggi politici. Il buon Razzi su tutti, o no?
          Avanzerei un modesto suggerimento. Diamoci quindi una regolata, tutti? E, cerchiamo di scambiarci le nostre personali opinioni senza offendere nessuno.
          Cordialmente.
          Gerry

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          1. Buon suggerimento Gerry. Lo accogliamo.
            Tuttavia pare che l’argomento “grillo” sia scottante.
            Lasciamolo decantare.
            Grazie amico mio, un abbraccio, Spera.

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    2. Carissimo Zac
      Anche a me è piaciuta molto la risposta che Miz ha dato a Carlo. Si tratta di un attento lettore o lettrice che ragiona con grande intelligenza. E questo è un onore per me come lo è il bellissimo commento di Carlo (di cui conosciamo le qualità).
      Ci sono è vero alcuni grllini che ogni tanto commentano qualche post di questo blog. Ma con alcuni, si riesce a parlare abbastanza bene perché si capisce che esprimono le loro osservazioni. E se lo fanno con educazione e rispetto la cosa sta bene. Il blog è fatto anche per questo, ospitare le opinioni non sempre in linea con chi scrive il post.
      Quante volte io e te ci siamo scambiate opinioni diverse eppure conviviamo benissimo in quelli che è stato definito il condominio.
      Per altri invece non mi riesce di trovare giustificazioni o parole adatte per controbattere o meno le loro impostazioni. Quando si comincia con “non mi risulta” o uno sa tutto, o si vuole tentare di “mettere in castagna” chi scrive. Le provocazioni vanno bene, ma alla fine si finisce con l’essere ripetitivi ed insulsi, sia chi scrive sia chi risponde.
      Ciao Zac, un abbraccio. Spera.

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      1. Non capisco sinceramente che senso abbia attaccarsi alle parole, tra l’altro “Non mi risulta” è solo un espressione come un’altra, che se mai denota un atteggiamento interlocutorio di chi vuole confrontarsi senza pretendere di possedere la verità.
        Confermo tutto ciò che ho scritto sopra, e prendo atto che nell’unica vera replicha -anche se indiretta- al mio post non vi sono elementi concreti di critica su cui valga la pena di soffermarsi.
        Tra l’altro riferirsi a qualcuno come “paralitico” chiunque esso sia, è di una penosa e squallida scorrettezza.

        Cordialmente,
        Maurizio
        (Uno che ha sempre votato a sinistra finchè il conato di vomito ha resistito)

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  16. Il Movimento 5 stelle parla praticamente solo di questo (restituzione o rifiuto)..come se fosse l’unico problema italiano. Tra l’altro il finanziamento ai partiti non esiste solo in Italia, ma in grossa parte dei Paesi democratici. Evidentemente i grillini hanno poco altro da dire..

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    1. E’ un argomento che in qualche modo fa presa sulle persone, soprattutto su chi porta a casa solo 1.000 euro al mese, quando tutto va bene. Ma anche a me pare il solo argomento che riescono a trattare.
      Hai ragione anche sul finanziamento pubblico ai partiti.
      Adesso, per finanziare i partiti, paghiamo tutti 1,50 euro l’anno (In Germania 5 euro). Da quando entrerà in vigore la nuova legge pagherà solo chi vorrà pagare, ma con sgravi fiscali. Gli sgravi fiscali li paghiamo tutti, quindi anche se qualcuno non vorrà finanziare i partiti, finanzierà comunque quelli che vogliono finanziarli.
      Non credo che sia una buona legge questa.
      Ciao carissimo pattume, un abbraccio.

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    2. Non ha ragione per niente. Il problema principale è che il finanziamento ai partiti è stato abrogato da un referendum sul quale il popolo italiano si è già espresso. Il popolo non lo vuole. Continuare a percepirlo cambiandogli nome, può essere considerato moralmente un crimine contro la popolazione. Questo è il problema. Non che risolva o che sia giusto o sbagliato, semplicemente che chi si candida alla gestione del Paese, dovrebbe essere onesto. Tutto qua.

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      1. A seguito del referendum ci voleva una legge, che i governi che si sono succeduti nel tempo non hanno mai emanato.
        Da poche settimane è stata emanata la nuova legge (governo Letta) che entrerà in vigore fra qualche anno, e che prevede un altro tipo di finanziamento, non più pubblico.
        Quest’ultima legge è una legge assolutamente gravissima. Il venir meno di un finanziamento pubblico fa venir meno la possibilità a chi non se lo può permettere, di fare politica, a meno che non si colleghino al blog grillesco che ha lo scopo di far diventare ricco il proprietario dl blog.
        Non solo, ma se una persona volesse “donare” anche 10 euro al partito che ama, questi 10 euro li potrà detrarre interamente dalle tasse. Sarebbero comunque 10 euro che vengono a mancare, per esempio, alla sanità pubblica o alla scuola pubblica, e quel rimborso al cittadino dei soldi che ha dato al partito, ricade tutto sulla fiscalità generale, e cioè, cade addosso a tutti noi.
        In un altro modo continua ad essere un rimborso elettorale che forse peggiora la situazione attuale, creando oltretutto lobby di finanziatori privati, intenzionati a farsi rimborsare le donazioni ai partiti, usando i nostri soldi.
        In Germania, il finaziamento pubblico costa 5 euro a testa, in Italia col sistema di prima costava 1,5 euro a testa.
        Meglio un finanziamento pubblico, chiaro in cui siano evidenziati controlli severissimi sull’uso dei soldi, piutosto che i ricchi, quelli che hanno i soldi in mano, possano donare, farsi belli per ottenere favori, tanto a pagare saremo sempre tutti noi attraverso la fiscalità generale.

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        1. In Germania la Corte dei Conti per legge può visionare ogni singola ricevuta fiscale dei soldi spesi dai partiti, mentre in Italia per scelta di malafede del PD e del PDL non è stato mai permesso di legiferare autorizzando la Corte dei Conti italiana a visionare come i partiti spendano i soldi pubblici.
          Il PD, con una messa in scena, ha incaricato una società esterna di fare una verifica del proprio bilancio. Tutto ciò non è di nessun aiuto per chi volesse sapere come il PD spende i soldi degli italiani. Tra l’altro il PD è perennemente in rosso, dunque a cosa serve far revisionare il bilancio? Tale revisione è solo uno specchietto per le allodole. La lista spese che il PD mostra nel suo sito non ha niente a che vedere con il bilancio.
          Si fa affidamento sulla dabbenaggine degli elettori nel confondere bilanci con la lista spese stilata dai propri amministratori senza l’ombra di uno scontrino visionabile da chi è esterno al PD.
          Cordialmente,
          Maurizio.

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          1. In buona sostanza da Grillo solo parole.
            Ciao.

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            1. ?
              Cosa?
              Lei è Ridicolo… cosa c’entra Grillo, nel commento precedente si parlava di pd.
              Povera Italietta, popolata da ‘individui’ come lei.

              °°°°°°°°
              Risposta
              Signor Alessandro
              Qui si parla di tutto e l’argomento del post era Grillo.
              Nessuno è ridicolo e in questo blog non permetto che si offendano le persone.
              Speradisole.

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            2. In buona sostanza è dal PD che arrivano solo chiacchiere sanatorie e finzioni ad uso e consumo dei propri elettori acritici.

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  17. Come ha detto Gibram, hai dei commentatori eccellenti e, come ha scritto Gerry, piano piano si è passati agli insulti (o quasi).
    Tanto è inutile perdere la pazienza per delle cose che fanno, che dovrebbero fare o che non faranno, i nostri “cari” politici: i nostri commenti sono solo aria fritta.
    L’unica cosa che mi sento di dire (da incompetente) per rispondere ai blà blà di Grillo, è usare lo stesso suo sistema di linguaggio: Beppe, blà blà, blà blà e blà blà e ancora blà blà fino allo sfinimento. Alla fine restano solo i blà blà che (per noi) non portano alcun beneficio ma solo delle dispute sterili.
    Tra poco è Natale, mangiamoci il panettone e, se tutto va bene, come ha detto oggi Letta, forse lo mangeremo anche nel 2014. E allora, un brindisi immaginario collettivo, e Buone feste a tutti!
    Ciao Spera.

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    1. Carissimo Antonio,
      Grazie, le tue parole sono sagge parole. Noi qui ci perdiamo in chiacchiere che poi alla fine sono solo del bla bla bla. Ma è difficile anche scambiarsi opinioni senza alla fine arrivare ai quasi insulti.
      Ma quando si scrive. in fondo. è anche perché qualcuno legga ciò che si scrive, magari non conta niente, ma possiamo dire, sia pure tra di noi, quello che pensiamo. A pensarci bene, non abbiamo altri mezzi.
      Ci mangeremo il panettone anche questo Natale. Nel prossimo anno mi auguro di passarlo senza le larghe o strette intese che ci sono adesso.
      Un abbraccio e auguri anche a te. Spera.

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    1. Dalla lettura del report ho trovato una sola grossa differenza con le “consuetudini” degli altri partiti (che ad oggi sono associazioni senza obbligo di presentare bilanci certificati): nel movimento 5 stelle gli attivisti fanno anche il facchinaggio per risparmiare.

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  18. Vorrei solo ricordare che il movimento ha uno statuto. Che poi lo chiami non statuto” poco importa. E’ uno statuto a tutti gli effetti, altrimenti non avrebbe potuto neanche presentarsi alle elezioni. Vorrei inoltre aggiungere che il movimento già aveva rinunciato ai rimborsi elettorali delle elezioni regionali (1 milione di euro in emilia romagna) prima che questa legge (fatta apposta per fare in modo che qualcuno come l’autore scrivesse un articolo farsa come questo) venisse emanata.

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    1. Gentilissimo/a
      Vorrei ricordarle che chiamare uno statuto un non statuto, è un controsenso.
      O è uno statuto o non esiste in forma legale e come tale non si presenta a nessuno.

      Se m5s è un movimento “contro il sistema”, come ad ogni momento ci viene detto, non dovevano accettare di fare parte del sistema, non dovevano entrare in Parlamento. Dal momento che hanno accettato, sono diventati loro stessi “sistema” o casta. Inoltre quel loro definirsi cittadini è una presa in giro per tutti, in quanto anche chi siede in Parlamento e non fa parte del m5s, è un cittadino e non perde la sua “qualità” di cittadino. Viene incaricato dalla “cittadinanza” per fare cose utili alla cittadinanza stessa.

      Per quanto si riferisce ai rimborsi elettorali che il m5s avrebbe avuto e restituito, non è vero, sono soldi mai ricevuti, perché non ne aveva diritto. Non c’entra lo statuto o il non statuto, ma il fatto che non ha mai presentato entro il termine di 45 giorni dopo le elezioni, alle camere, la dichiarazione dei redditi del tesoriere (in questo caso Grillo), il bilancio del M5s e in allegato lo statuto che contenga le caratteristiche conformi ai principi democratici nella vita interna, con particolare riguardo al rispetto delle minoranze e ai diritti degli iscritti. Ai sensi della legge tutto quanto va presentato entro 45 giorni dalla data dello svolgimento delle elezioni, pena la perdita del diritto”.

      ll 18 Ottobre scorso puntuale ed eloquente è arrivata la risposta di Pietro Grasso: “ Il Senato non ha ricevuto copia “. E non finisce mica cosi, il Presidente spiega: “Non conosco chi sia il tesoriere, non ho ricevuto né i suoi riferimenti né il bilancio del gruppo” – e precisa – “il diritto al rimborso decade ove non provveda alla trasmissione secondo i termini, appunto, di 45 giorni dalla data delle elezioni”.
      L’interpretazione logica del contenuto della risposta vuole che il M5s non abbia diritto a nessun rimborso, che di fatto non è mai avvenuto. Non avendo il Movimento diritto a ricevere niente, non ha restituito niente

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      1. Quello che Lei scrive è falso. Come ho già detto nei miei precedenti post a questa Thread, il M5S non aveva alcun dovere di presentare i documenti di cui lei parla poichè quella è la procedura che debbono seguire SOLTANTO I PARTITI e le forze politiche che vogliono usufruire dei rimborsi. La invito se vuole insistere con la sua tesi a citare leggi articoli e commi a conforto delle sue tesi. La sua citazione delle parole di Grasso non ha senso poichè è scontato che chi non voglia seguire l’ìter per ricevere i rimborsi non segua nessun passaggio previsto per tale iter. Far scadere i termini per consegnare lo Statuto non significa che qualcuno possa dire che tale Statuto non sia a norma o non democratico. La legge in questione non prevedeva affatto un iter da seguire per chi seppur in regola con le carte non volesse i rimborsi.
        Lo scopo della legge fatta da PD e PDL era infatti mettere in difficoltà il M5S creando un limbo normativo e non certo distinguere tra chi volesse i rimborsi e chi no.
        Cordialmente,
        Maurizio.

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        1. Caro Maurizio,
          “Tot capita, tot sententiae”
          Ciao.

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          1. “Corruptissima re publica plurimae leges!”

            E questa ennesima legge farsa del PD sui rimborsi elettorali ne è un perfetto paradigma!!

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  19. Andate a letto che è meglio. Ma prima continuate a vedere la tv e a leggere i giornali.
    Ah…se avete tempo magari, uscite di casa e Informatevi.
    http://m.huffpost.com/it/entry/2860351/

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    1. Caro Alesandro
      a letto ci vado volentieri dopo una giornata di lavoro e anche dopo una bella serata in discoteca.
      La tv non è la mia maestra informatrice, ho ben altro su cui informarmi, e le assicuro che mi informo con una grande pignoleria.
      La restituzione mai avvenuta, da parte grillina, dei 42 mioni di euro di rimborsi elettorali, e come si dice qui, mai avvenunta, semplicemente perchè non li ha mai ricevuti. Non ne aveva il diritto.
      Buona notte anche a lei e sogni d’oro.
      Speradisole.

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  20. AVEVA DIRITTO AI RIMBORSI ELETTORALI IL M5S?

    EPPURE SONO STATI INSERITI NEL PIANO DI RIPARTIZIONE NELLA GAZZETTA UFFICIALE.
    NELLE NOTE RISULTA: DECADUTI ex artt 3 e 5 della L. 96/2012.
    VUOL DIRE CHE:
    – dovevano farne richiesta entro 30 giorni.
    – dovevano dotarsi di atto costitutivo e di statuto trasmettendolo ai Presidenti delle Camere (che già esiste).

    SAREBBE STATO MOLTO FACILE PER IL M5S AVERE DIRITTO AI RIMBORSI, MA NON ESSENDO QUESTO LO SCOPO, NON SI SONO PREOCCUPATI DI ADEMPIERE ALLE RICHIESTE DEGLI ARTICOLI 3 e 5 della LEGGE 96/2012 (di certo non perchè se ne sono dimenticati!)

    QUESTO DIMOSTRA ANCORA L’ONESTA’ E LO SCOPO NON LUCRATIVO DEL M5S.

    Quindi, IL M5S NON LI HA PROPRIO PRESI I RIMBORSI ELETTORALI, PERCHE NON LI HA VOLUTI FIN DALL’INIZIO!

    Dire che li ha restituiti è tecnicamente sbagliato…
    SONO ANDATI OLTRE: NON LI HANNO MAI PRESI O VOLUTI! FACENDO RISPARMIARE MILIONI DI EURO ALLO STATO

    CONTESTAZIONE:
    l M5S come tutti i partiti e i movimenti politici, possono fare richiesta dei rimborsi elettorali . IL M5S non era esente da tale diritto. Dal momento però che lo statuto del M5S non è conforme alla legge,(infatti il M5S non ha un vero e proprio statuto) non ne ha potuto fare richiesta, in quanto il rimborso non spettava per tale vizio.

    RISPOSTA:
    TALE VIZIO SAREBBE STATO FACILMENTE CORRETTO, SE L’AVESSERO VOLUTO. MA VISTO CHE LO SCOPO NON ERA QUELLO DI PRENDERE I RIMBORSI, NON l’HANNO FATTO. ERA SEMPLICE TRASMORMARE LO STATUTO IN MODO CORRETTO. LO SAPREI FARE ANCHE IO. ULTERIORE DIMOSTRAZIONE CHE IL M5S è DIVERSO DAGLI ALTRI PARTITI. 

    CONTESTAZIONE:
    Il titolo del tuo post è « AVEVA DIRITTO AI RIMBORSI ELETTORALI IL M5S?» e l’annesso documento che hai postato, voleva dimostrare di «SI» che ne avesse diritto.
    La mia risposta è stata che non ne aveva diritto perchè non in possesso dello statuto necessario e il documento postato non dimostrerebbe nulla. Stop. Concetto espresso e discorso chiuso.
    Se il M5S non ha redatto uno statuto perchè non interessato al rimborso è da dimostrare. Tu credi sia così, io credo diversamente. Punti di vista personali e rispettabili, ma il M5S non aveva diritto per i motivi espressi. 

    RISPOSTA
    Dire che li ha restituiti è tecnicamente sbagliato…
    SONO ANDATI OLTRE: NON LI HANNO MAI PRESI O VOLUTI!
    FACENDO RISPARMIARE MILIONI DI EURO ALLO STATO.
    NON AVEVA DIRITTO PERCHE’ FIN DALL’INIZIO NON ERA QUELLO LO SCOPO.
    Ma dai, su, un pò di intelligenza: secondo te hanno fatto tutto questo casino, facendo un movimento, coinvolgendo persone, scrivendo programma e proposte, depositando simboli eccetera, e poi, OPS! ci siamo scordati di richiedere i rimborsi entro 30 giorni? oppure, OPS, abbiamo scritto male lo statuto e ci siamo dimenticati di depositarlo! OPS abbiamo perso 40milioni di euro per tali cavilli tecnici?
    MA DAI!! E’ chiaramente logico che questo non era lo scopo.
    Lo dimostra anche la raccolta di microdonazioni in occasione delle politiche.
    HANNO DIMOSTRATO CHE CON MENO DI 500.000 euro di microdonazioni si può fare campagna elettorale.

    Dai, su, un pò di onestà intellettuale!

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    1. Caro Agostino,
      ti ringrazio per il tuo commento che contribuisce a fare chiarezza su questo punto.
      La polemica era nata proprio sul discorso “rimborsi restituiti”, cosa che hanno sempre sostenuto i pentastellati, ma in effetti non li hanno mai avuti.
      Se poi non li hanno presi per uno scrupolo di onestà, tanto di cappello, ma allora non dovevano parlare di restituzione.
      Onestà chiama onestà e non pubblicità per il movimento.
      Grazie
      Un caro saluto. Speradisole.

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      1. Quindi il problema è semantico?Cosa cambia tra stracciare un assegno a cui hai diritto o incassarlo e poi fare un bonifico restitutivo a chi quell’assegno lo ha firmato, ossia lo Stato?

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        1. Se il m5s ha avuto e poi restituito dei soldi, per noi non cambia niente. Poteva prendere i soldi che loro spettavano (di cui dubito fortemente)ed impiegarli meglio. Senza fare tante polemiche e tante manifestazioni di falsa generosità.

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          1. Chiunque, con un briciolo di buonsenso, saprà bene che se una forza politica seria (quindi non il PD!) si impegna a non usufruire dei rimborsi elettorali di Stato, di cui fino a prova contraria ha diritto come tutti gli altri partiti che li hanno incamerati, può conseguentemente solo mantenere l’impegno.

            Tra aderire alle procedure per l’accredito di quei soldi e riceverli ed aspettare che il governo ostile eventualmenti crei un canale per la restituzione dei soldi, ci può stare che passino non mesi ma ANNI!!
            Come del resto si è aspettato più di un anno, con molteplici sollecitazioni plateali del m5s, per creare da parte del Governo il canale per l’accredito nel fondo PMI di parte degli stipendi dei grillini (prova provata dei tempi biblici di un provvedimento da parte di un governo politicamente avversario)

            Secondo Lei una forza politica ostile al governo e alla vecchia partitocrazia si metterebbe in una tale posizione? Con soldi momentaneanmente intascati aspettando che i suoi nemici politici molto comodamente li autorizzino dopo mesi e anni a restituirli?? Lei si immagina quale campagna mediatica di annientamento sarebbe seguita se il M5S si fosse infilato in un tale cul de sac??

            Non mi meraviglia che Lei suggerisca da elettrice del PD (almeno così mi sembra) che il M5S sconfessasse il suo impegno prendendo i soldi.
            Voi del PD avreste avuto comunque da ridire, come le sue parole dimostrano…accusando il M5S di aver aizzato polemiche che sono invece state create e propalate dal PD. (vedi il caso del sintatticamente pittoresco Boccadutri…).

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            1. Ma davvero vorresti che fossero al governo di questo paese?

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            2. Riguardo la domanda circa il M5S “Ma davvero vorresti che fossero al governo di questo paese?” le posso rispondere che se fossimo un paese serio come la Germania con partiti politici efficienti e in gran parte non corrotti (almeno non in modo plateale come da noi), le risponderei che ci penserei due volte prima di affidarmi ad un movimento con poca esperienza e ancora non strutturato come apparato politico. Ma noi siamo in Italia e non ci penswrei due volte ad affidargli il governo: peggio del PD e di FI partiti corrotti e icompetenti (spesso insieme collusi) non possono fare.

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