IN GIRO PER L’ITALIA IN CERCA DI “COMMISSARI”


IN GIRO PER L’ITALIA IN CERCA DI “COMMISSARI”

Un giro nella libreria alla scoperta di “Commissari” nella letteratura gialla italiana, mi ha fatto fare un po’ il giro d’Italia.

Accanto ai più famosi Montalbano (Camilleri – Sicilia), Coliandro (Lucarelli – Bologna) e Guerrieri (Carofiglio – Bari), ne ho trovati molti altri assai interessanti.

Trieste – E’ uscito da poco l’ultimo romanzo di Roberta De Falco “Il tempo non cancella” (Sperling&Kupfer). Torna il Commissario Benussi a dipanare la matassa di un lungo rancore tra Istria e Italia. E torna una città sospesa tra mare e monti piena di sole anche nel buio di un crimine.

Brescia – L’ex magistrato Gianni Simoni ha ambientato a Brescia le avventure del Commissario Miceli e dell’ex giudice Petri. “Troppo tardi per la verità” (Tea) è il titolo della loro ultima fatica investigativa che prende le mosse da quello che pare un tragico episodio di pirateria stradale e invece è un intreccio di storie torbide a base di gioco e denaro sporco. Restando in zona si trova il Lago di Ardese, una invenzione geografica (forse si tratta del Lago di Garda), della magistrato-scrittrice Roberta Callego. Il suo “collega” Alvise Guarnieri, con il fido maresciallo Alfano (arrivati con questo “Il sonno della cicala” (Tea), devono capire come abbia fatto Malachia Duprè, anziano e ricco produttore di vino Barolo a finire a faccia in giù nell’acqua.

Crema – In provincia di Crema è ambientato il thriller “Un giorno perfetto per uccidere” (Newton Compton) di Mario Mazzanti, che nelle nebbie padane tesse la trama del rapimento di Ami, una bambina senegalese. Il Commissario Sensi arruola Claps, criminologo rimasto quasi ucciso in un altro caso, per una verità che appare tremenda: c’è un serial killer che colpisce da anni.

Cremona – Qui si fa conoscenza del Gorilla, il detective scalcagnato e schizofrenico inventato da Sandrone Dazieri. Sono storie di un’umanità perduta e dolente, come il protagonista, sempre divisa da sé stessa. L’eco lontana della militanza politica, la droga, il crimine. Anche se Dazieri, in questo 2014, ci ha dato “Uccidi il padre” (Mondadori), corposo romanzo ambientato tra Cremona e Roma in cui l’improbabile alleanza tra una donna poliziotto (in crisi) e un criminologo schizzato (da sempre) porta alla scoperta di una congiura militare.

Genova – Qui si fa la conoscenza con Bacci Pagano, il detective dei caruggi, una figura scomoda perché legata nel profondo alla città e soprattutto al suo passato operaio e partigiano. In “Un conto aperto con la morte” (Garzanti), Bacci, ferito in modo serio durante un precedente “caso”, accetta di raccontarsi allo scrittore Vasco. Da lì a cercare di capire chi poteva volerlo morto, il passo è breve. È un’altra delle belle storie italiane di Bruno Morchio, lo psicologo scrittore genovese.

Firenze – E’ la città di Marco Vichi e del suo Commissario Bordelli. La storia più recente “Fantasmi del passato” (Guanda) è ambientata nel 1967: i segni dell’alluvione dell’anno prima sono ancora evidenti e il malinconico poliziotto deve indagare sulla morte di un facoltoso signore ucciso in villa in modo stranissimo: con un colpo di fioretto.

Roma – In una Roma bellissima, quella creata da Donato Carrisi, che ha appena riportato in scena il penitenziere Marcus in “Il cacciatore del buio” (Longanesi). Questa volta una serie di misteriosi omicidi mette il prete investigatore sulle tracce di una setta crudele che si muove in un’Urbe reale e ricreata insieme, sotterranea, piena di angoli oscuri, dove ogni opera d’arte contiene un presagio.

Napoli – Con “Vipera”(Einaudi), l’ultima fatica dell’instancabile Maurizio De Giovanni, il Commissario Ricciardi, l’uomo che “sente” l’ultimo pensiero dei morti di morte violenta, indaga sull’assassinio della prostituta più bella e più famosa di Napoli. È il 1932 e la città in cui Ricciardi si muove non potrebbe essere più affasciante e più drammatica di così.

Bologna –  Con il loro primo libro “Passi” (Giraldi) Zap&Ida presentano Amareno Fabbri, commissario capo della questura di Bologna. Questo commissario si trova a dover risolvere una catena di omicidi efferati e misteriosi avvenuti in città, in una fredda notte di novembre. Dotato di intuito, ironia, passione per il suo lavoro, onestà, non si piega di fronte al potere, spesso corrotto e compiacente (una sorta di Serpico in salsa bolognese), arriverà alla fine a mettere luce sugli avvenimenti che coinvolgono un’umanità varia petroniana.

Inoltre:

L’Alligatore (*)

Frutto della fantasia dello scrittore Massimo Carlotto, l’Alligatore è uno dei personaggi che hanno contribuito a innovare la scena letteraria del romanzo giallo in Italia. Quando apparve nel 1993 fu come un fulmine a ciel sereno: un investigatore che usciva di galera, aveva pochissima fiducia nelle istituzioni, era ossessionato dalla giustizia e dalla verità al punto di accettare solo casi in cui era stato fatto un torto ai più deboli. Uno strano personaggio dunque, il soggetto necessario per raccontare l’Italia contemporanea: il groviglio tra economia e criminalità, le contraddizioni della giustizia e della politica.

Il commissario De Luca (*)

De Luca è un poliziotto scomodo, antieroe per eccellenza, creato da Carlo Lucarelli. Ha vinto il concorso nel 1928, è stato il più giovane commissario della polizia italiana, con tessera del Partito; e con tessera anche durante Salò e nella squadra politica della Muti. Le sue indagini sono ambientate in un periodo che va dal 1938 al 1948, dal fascismo agli albori della Repubblica. E se il commissario deve prima vedersela con le camicie nere, poi dovrà fare i conti con la nuova classe politica democristiana.
De Luca si trova invischiato nel difficile passaggio dal regime alla lotta partigiana. Eroe per caso, antieroe per vocazione: troppo bravo e troppo “pulito” per non diventare molto scomodo, non solo durante il fascismo, ma anche dopo.

Il commissario Ferraro (*)

Commissario “con la patente di quartoggiarese”, chiodo o ciòd per gli amici, Ferraro è un uomo senza particolari qualità, separato con una figlia, vive da solo. Attorno a lui ruotano poliziotti surreali, spacciatori, imprenditori rampanti, contrabbandieri, informatori, pendolari, “sciure” e manifestanti: il popolo di una città, Milano, e della sua periferia. Un personaggio nato dalla penna di Gianni Biondillo, scrittore dotato di uno sguardo pungente e insieme compassionevole, rivolto agli ultimi, ai derelitti, ai dimenticati.

L’ispettrice Negro (*)

Dalla penna di Carlo Lucarelli nasce il personaggio di un’investigatrice. Si tratta di Grazia Negro, poliziotta della Squadra Mobile, specialista nella caccia ai latitanti. Si occupa di serial killer, in una Bologna tutt’altro che serena e paciosa, nella quale agiscono, anzi operano, l’Ingegnere (Lupo mannaro), l’Iguana (Almost blue), il Pit Bull (Un giorno dopo l’altro) e il serial killer di Il sogno di volare. In un mondo che sembra fatto solo per gli uomini, è lei a guidare la caccia al lupo cattivo.

Il commissario Ponzetti (*)

Romano del quartiere San Giovanni, marito fedele e padre affettuoso, Ottavio Ponzetti, commissario capo dei Parioli, è uno sbirro vecchia maniera che ama le citazioni letterarie e si diverte ad entrare nella psicologia dei singoli indagati, per comprendere le loro vite e i loro desideri segreti. Nato dalla fantasia dello scrittore Giovanni Ricciardi, Ponzetti è diventato ormai una figura ben riconoscibile nell’immaginario romano, come Rugantino o Totti, e come loro incarna vizi e virtù della capitale: scetticismo, bonarietà e simpatia, perspicacia e un pensiero intuitivo. Lo scrittore Marco Lodoli lo ha definito il «Montalbano romano».

Il commissario Soneri (*)

Personaggio creato dallo scrittore e giornalista Valerio Varesi, il commissario Soneri è introverso, taciturno, riconoscibile nella sua malinconica umiltà, amante della buona tavola e del vino della sua terra, l’Emilia. L’epicentro delle sue indagini è soprattutto la città di Parma, ora misteriosa, ora beffarda in cui il commissario Soneri risolve casi in apparenza indistricabili.

(*) Tratti dal sito http://www.biblioteca.comune.pesaro.pu.it/index.php?id=13162

14 Risposte

  1. Ciao Speradisole.
    Per ampliare la tua rassegna: In Spagna vediamo e leggiamo un altro comissario, il veneziano comissario Brunetti (In realtá nella serie televisiva tutti sono tedeschi). La scrittora Donna Leon, seppur vivendo a Venezia, per qualche ragione non pubblica in Italia, é una lettura diverternte con l’Italia vista da un altro angolo.

    Saluti da Sevilla e grazie per mantener viva la fiamma “dal bulgnaís”

    Maurizio Giuliani

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    1. Carissimo Maurizio,
      grazie per l’informazione. Dispiace un po’ che una scrittrice (penso italiana) che vive a Venezia e scrive nei suoi romanzi di un commissario veneziano, non pubblichi anche in Italia.
      Sarebbe di casa.
      Comunque fa piacere che si parli di una bella città come Venezia, e che in Spagna abbia successo.
      Un abbraccio. Spera.

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  2. E vuoi mettere il tenente Sheridan per i tipi del Biancosarti, o il commissario Rock per la brillantina Linetti?
    Si scherza, ovviamente, molte cose che qui hai riportato non le conoscevo.
    Un caro saluto.
    haffner

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    1. Caro Haffner,
      davvero personaggi indimenticabili, in poche battute risolvevano un “caso”.
      Questi che ho elencati non sono tutti quelli che si potrebbebro trovare, perché penso che ce ne siano molti di più, ma alcuni di questi sono notissimi, come per esempio il personaggio del prete penitenziere di Donato Carrisi. Nulla da invidiare dei grandi giallisti d’oltre oceano.
      Un abbraccio. Spera.

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  3. Sempre a Trieste esiste anche il commissario Laurenti di Veit Heinichen, scrittore tedesco ma trapiantato in città e che sembra conoscera la nostra storia meglio di tanti miei concittadini

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    1. Carissimo Luca,
      grazie.
      Ecco un altro commissario. Ne prendo nota e ho voglia di conoscere anche questo triestino inventato da un tedesco.
      Un abbraccio. Spera.

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  4. Grazie per l’articolo, molto interessante.

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    1. Carissima Roberta,
      vanno molto di moda i giallisti come Jeffrry Deaver, Patricia Cornwell, Dan Brown, Jo Lesbo, eccetera, eccetera. Ma vuoi mettere la soddisfazione di leggere un buon giallo scritto da un italiano?
      Ciao, un abbraccio. Sperta.

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  5. Ho conosciuto Marco Viti personalmente, è uno scrittore molto preparato ma soprattutto simpatico.
    Gli anni del 66 purtroppo li ho vissuti e, il ricordo non l’hò dimenticherò mai.
    Ciao Spera mi manchi un abbraccio Lidia.

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    1. Carissima Lidia,
      soprattutto scrive bene. A volte è un po’ malinconico, ma è piacevole da leggere. Il suo commissario è straordinario.
      Un abbraccio forte, carissima, appena posso mi rifaccio viva.
      Sperta.

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  6. complimenti , una piacevole lettura .. grazie !

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    1. Cara Eleonora,
      se pensi a qualcuno per Natale, e vuoi fargli un bel regalo, (se ama naturalmente la letteratura di questo tipo), con uno di questi libri, fai bella figura.
      Ciao, un abbraccio di cuore, Sperta.

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  7. vi segnalo pure il mio commissario Ingravato che, nei due romanzi a lui dedicati, opera nella Provincia Granda, quella di Cuneo s’intende. Trasferito per promozione, si fa per dire, dal suo commissariato romano in cui lavorava in collaborazione con l’INTERPOL, ad una piccola cittadina piemontese, si trova ad aver a che fare con le denunce più strampalate: induzione di capre all’accoppiamento fuori stagione, tentato omicidio per mezzo di pattine per pavimenti, tentata strage per mezzo di Viagra eccetera, eccetera. Nemmeno i casi su cui deve indagare sono meno bislacchi: una suora incinta senza saperlo, parenti che si rivelano davvero serpenti, santone mummificate, preti che lo sono solo dalla cintola in su. Si direbbe che tutto sia solo frutto della mia fantasia ma, purtroppo, sono fatti tratti dalle cronache dei giornali locali. Il commissario Ingravato e Le nuove indagini del commissario … su Amazon. Cordiali saluti
    Mario Scotto

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    1. Carissimo Mario,
      sono lieta di aggiungere il commissario Ingravato, tra quelli che ho trovato e che conoscevo poco o nulla. Mi attenevo ai soliti più conosciuti, e compravo solo i libri dove apparivano. Per questo ti ringrazio molto e sono curiosa di conoscre questo commissario che già dal nome “Ingravato” promette molto.
      Mi inviti ad andare su Amazon, va bene, spero di trovare i libri in libreria.
      Ancora grazie e un saluto. Spera.

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