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RICORDATE LE QUOTE LATTE? PAGHIAMO NOI I PASTICCI DELLA LEGA


RICORDATE LE QUOTE LATTE? PAGHIAMO NOI I PASTICCI DELLA LEGA

La situazione è questa: per anni i criminali della Lega Nord hanno spalleggiato, per fini elettorali, la protesta degli allevatori contro le quote latte. (Vedi immagine)

Cosa sono le quote latte? Le quantità massime di latte che ogni paese della UE poteva produrre. Un meccanismo di controllo del mercato a livello europeo, congegnato per evitare che una produzione eccessiva facesse crollare il prezzo del latte, gettando sul lastrico i produttori. Quindi una cosa a discapito, semmai, dei consumatori, che pagavano il latte più del prezzo di mercato. Avrebbero dovuto protestare i consumatori, invece da noi protestavano i produttori.

Spalleggiati dai populisti della lega, che ovviamente li avevano convinti che fosse possibile avere la botte piena e la moglie ubriaca: godere del prezzo artificiale garantito dal meccanismo delle quote senza però rispettarle. Facciamo rispettare le quote a tedeschi, olandesi e francesi e fottiamocene. La conseguenza è stata che l’Italia,quindi i contribuenti italiani, tutti noi, abbiamo ha dovuto pagare 4,5 miliardi di sanzioni, al posto degli allevatori che oggi suscitano compassione.

Ora lo stato prova, ma dico, prova, a recuperare giammai i 4,5 miliardi ormai prelevati dalle tasche dei cittadini, ma appena meno del 10%,in totale circa 450 milioni. Ma molti allevatori questi soldi non li hanno più, vuoi per l’immancabile giustificazione della crisi, vuoi perché qualcuno aveva loro fatto credere che sarebbe tutto passato in cavalleria.

Oggi, per colmo di beffa, le quote latte non ci sono più, come voleva la Lega, ma gli allevatori protestano perché il prezzo del latte, guarda un po’,  sta crollando e molti stanno fallendo. Così stanno le cose.

Un po’ come certe banche dell’operoso nord-est che voleva fare la secessione contro lo Stato ladrone con le sue efficienti banche che valutavano le azioni a 62 euro perché tanto non c’era la borsa sporca e pericolosa che le valutava al mercato. Così oggi quelle azioni valgono 0,1 euro e tanti risparmiatori hanno visto andare in fumo i loro risparmi.

Però il sagace leader della Lega Nord, Salvini, invece che nascondersi sotto lo sterco di una vacca, è sempre in televisione a pontificare.

Questa è l’Italia.

(Giuseppe Turani)

CONDANNATI I PROTETTI DELLA LEGA

Un certo Giovanni Robusti, Cobas del latte, ha tentato la via della politica e dopo sorti più o meno favorevoli, è subentrato, nel 2008, al parlamento europeo al posto di Umberto Bossi, nel frattempo diventato ministro dell’attuale governo Berlusconi ter.

Però è in politica da tempo, anche lui fa parte del ventennio e percepisce stipendi tali da non dover più mungere le vacche e puzzare di bestia.

Anche Antonio di Pietro, nel 2001, in cerca di candidati con un certo corredo di seguaci, lo candidò ma la cosa finì male e Robusti sì è dato definitivamente alla Lega. ( ecco un po’ della sua storia)

Il 1° luglio di quest’anno è uscita la sentenza della Corte d’Appello di Torino che ha condannato per associazione a delinquere i Cobas del latte del Piemonte e l’europarlamentare leghista Giovanni Robusti.

Per non pagare le famose multe dell’Ue sullo sforamento delle quote latte, avevano inventato il sistema di vendere latte finto a cooperative inesistenti.

La vicenda delle quote latte parte da lontano: gli allevatori dichiaravano molto meno di quanto ricavavano, sempre per fregare il fisco.  L’evasione salì oltre i 200 milioni di euro.

Tutte furbate ai danni degli allevatori onesti. Illegalità che la Lega copre e protegge (soprattutto il Trota è molto attivo in questo campo), allo scopo di spillare qualche voto in più.

Da qui parte l’antieuropeismo e l’antistatalismo  e la propaganda antifiscale della Lega, che pare legata a doppio filo con questi allevatori disonesti che, con l’aiuto della Lega, fanno pagare a tutti noi, le loro illegalità.

E Bossi che blatera tanto contro i terroni, dovrebbe tener conto che le condanne per frode dei suoi preziosi allevatori disonesti, sono un brutto affare anche al Nord.

Di queste frodi sulle quote latte si è parlato pochissimo, perché dell’agricoltura non importa niente a nessuno, ma hanno colpito seriamente gli agricoltori ed allevatori onesti, costretti ad accettare prezzi bassissimi dei loro prodotti.

Gli espedienti messi in piedi dai Cobas del latte e dai  furbastri alla Giovanni Robusti, hanno ingiustamente offeso l’onore di tanti allevatori onesti, trascinati tutti nella fanghiglia puzzolente di quei disonesti protetti dalla Lega.

Per sapere qualcosa di più preciso,  leggere qui. 

(https://speradisole.wordpress.com/2011/07/03/condannati-i-protetti-della-lega/)

LE MANI LEGATE DI BOSSI


LE MANI LEGATE DI BOSSI

Il costo delle quote latte

Il danno per l’erario dovuto alla mancata riscossione delle multe per le quote latte ammonta a 1,6 miliardi di euro.

Se queste multe non vengono pagate, l’Italia rischia nuove sanzioni da parte della Commissione europea, perchè questi 1,6 miliardi di euro non pagati passerebbero per aiuti dello Stato agli allevatori.

Ma Bossi per non far pagare i “suoi” protetti allevatori che hanno sforato nelle quote latte ed incassato illegittimamente parecchi soldi, ha chiesto aiuto al ministro dell’agricoltura appena eletto, Saverio Romano, perché impedisse la riscossione di dette multe.

Saverio Romano ha provveduto immediatamente ed ha “commissariato” l’Agea, l’agenzia per l’erogazioni in agricoltura, presieduta da Dario Fruscio, che ha dovuto interrompere la riscossione delle multe, perché è subentrato il commissario.

E pensare che Fruscio era da un ventennio legato a Bossi, è un commercialista docente dell’Università di Pavia ed era stato nominato  presidente dell’Agea proprio dall’allora ministro leghista Luca Zaia.

Ma Romano non si è limitato a commissariare l’Agea, ha commissariato anche l’Agecontrol e Sin srl nominando come commissari tutti siciliani. Bossi praticamente ha lasciato a casa i lumbard.

Da questi interessi privati convergenti,  tra Milano e Palermo, si capisce perché la Lega non ha sfiduciato il ministro Saverio Romano ed anche perché, poco tempo prima, dal ministero dell’agricoltura, era stato frettolosamente rimosso Galan, propenso a far pagare le multe ai trasgressori.

A rimetterci, come al solito, saremo noi costretti a pagare le multe al posto degli allevatori disonesti e costretti a pagare le multe sulle multe che presto la Commissione europea ci imporrà.

CONDANNATI I PROTETTI DELLA LEGA


CONDANNATI I PROTETTI DELLA LEGA

foto-GRUn certo Giovanni Robusti, Cobas del latte, ha tentato la via della politica e dopo sorti più o meno favorevoli, è subentrato, nel 2008, al parlamento europeo al posto di Umberto Bossi, nel frattempo diventato ministro dell’attuale governo Berlusconi ter.

Però è in politica da tempo, anche lui fa parte del ventennio e percepisce stipendi tali da non dover più mungere le vacche e puzzare di bestia.

Anche Antonio di Pietro, nel 2001, in cerca di candidati con un certo corredo di seguaci, lo candidò ma la cosa finì male e Robusti sì è dato definitivamente alla Lega. ( ecco un po’ della sua storia)

Il 1° luglio di quest’anno è uscita la sentenza della Corte d’Appello di Torino che ha condannato per associazione a delinquere i Cobas del latte del Piemonte e l’europarlamentare leghista Giovanni Robusti.

Per non pagare le famose multe dell’Ue sullo sforamento delle quote latte, avevano inventato il sistema di vendere latte finto a cooperative inesistenti.

La vicenda delle quote latte parte da lontano: gli allevatori dichiaravano molto meno di quanto ricavavano, sempre per fregare il fisco.  L’evasione salì oltre i 200 milioni di euro.

Tutte furbate ai danni degli allevatori onesti. Illegalità che la Lega copre e protegge (soprattutto il Trota è molto attivo in questo campo), allo scopo di spillare qualche voto in più.

Da qui parte l’antieuropeismo e l’antistatalismo  e la propaganda antifiscale della Lega, che pare legata a doppio filo con questi allevatori disonesti che, con l’aiuto della Lega, fanno pagare a tutti noi, le loro illegalità.

E Bossi che blatera tanto contro i terroni, dovrebbe tener conto che le condanne per frode dei suoi preziosi allevatori disonesti, sono un brutto affare anche al Nord.

Di queste frodi sulle quote latte si è parlato pochissimo, perché dell’agricoltura non importa niente a nessuno, ma hanno colpito seriamente gli agricoltori ed allevatori onesti, costretti ad accettare prezzi bassissimi dei loro prodotti.

Gli espedienti messi in piedi dai Cobas del latte e dai  furbastri alla Giovanni Robusti, hanno ingiustamente offeso l’onore di tanti allevatori onesti, trascinati tutti nella fanghiglia puzzolente di quei disonesti protetti dalla Lega.

Per sapere qualcosa di più preciso,  leggere qui.