UNA VIA INTITOLATA AD UN SOCIALISTA? SI’ GRAZIE, MA DI NOME FRANCESCO ZANARDI
UNA VIA INTITOLATA AD UN SOCIALISTA? SI GRAZIE, MA DI NOME FRANCESCO ZANARDI
Francesco Zanardi “il sindaco del pane”
Nato a Poggio Rusco (MN) il 6 gennaio 1873, laureato in chimica e farmacia, fu eletto sindaco di Bologna il 28 giugno 1914. Era la prima volta che la città eleggeva un sindaco di sinistra. La prima volta che la sinistra amministrava la città di Bologna.
Il suo motto elettorale era “Pane e alfabeto”, Francesco Zanardi vinse le elezioni amministrative del 1914 con l’appoggio delle organizzazioni dei lavoratori.
Quando assunse l’incarico di primo cittadino, l’assunse “in nome del popolo” e non “in nome di Sua Maestà il Re” come si era usato dire fino ad allora.
Era contrario all’entrata in guerra nel 1914 e fu oggetto, per questa sua scelta, di aggressione da parte degli “interventisti” bolognesi.
Si prodigò ad alleviare i disagi, la fame ed il freddo dei cittadini durante il periodo bellico. Fu promotore dell’’Ente Comunale di Consumo che contribuì a fornire generi alimentari di prima necessità a basso costo alla popolazione.
La giunta Zanardi istituì un ristorante proletario nella Sala Borsa, biblioteche popolari e si prodigò molto anche per lo sviluppo delle istituzioni scolastiche.
Furono censiti gli alloggi comunali e fu imposto ai proprietari di dotare tutte le abitazioni di rubinetti per l’acqua corrente e di latrine “a getto d’acqua” per migliorare una situazione igienica che era disastrosa nei quartieri popolari e nelle case più vecchie e degradate.
Per rifornire i negozi e garantire il riscaldamento, furono acquistate le navi Andrea Costa e Giosuè Carducci, adibite al trasporto di grano dall’Argentina e di carbone dalla Gran Bretagna; navi successivamente requisite per necessità belliche.
Si dimise da sindaco di Bologna nel 1919, quando venne eletto deputato socialista, nel collegio di Bologna. Prese dimora a Roma, dove rimase anche dopo la morte del figlio Libero, morte causata da aggressioni subite per opera di squadre fasciste. Nel 1938 fu confinato a Cava dei Tirreni per 5 anni.
Finita la guerra, tornò a Bologna dove, nelle elezioni del 2 giugno 1946, venne eletto all’Assemblea Costituente con 26.328 preferenze.
Morì a Bologna nel 1954.
A Francesco Zanardi il Comune di Bologna ha intitolato una via, quella che dalla via Lame che costeggia il Reno arriva alla omonima Porta e alla via delle Lame cittadina.
(Fonti: Gruppo Studi Pianura del Reno, Wikipedia)
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