IL CORBEZZOLO


IL CORBEZZOLO

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Sono anni che abito in questa casa, sono anni che percorro la stessa strada, ma solo pochi giorni fa mi sono accorta che in un giardinetto antistante un’abitazione poco lontana dalla mia, che si affaccia sulla strada, c’è un bellissimo albero di corbezzolo. E’ alto 8 – 10 metri circa, ma è poco visibile perché in parte rimane nascosto da un profumatissimo pitosforo (ora senza fiori, ma sempreverde), in parte anche da un grande abete molto alto e da un melograno (che ho sempre guardato con invidia).

Adesso che l’albero del melograno ha perso le foglie, il corbezzolo è abbastanza visibile, occorre però alzare gli occhi, soffermarsi un attimo ed ecco che i frutti rossi spuntano gioiosi e colorati dalle foglie sempreverdi.

E’ bellissimo.

Il Corbezzolo (Arbutus unedo L.) e’ originario del bacino del Mediterraneo e costa atlantica fino all’Irlanda. Appartiene alla Famiglia delle Ericaceae. Si dimostra una delle specie mediterranee meglio adatte agli incendi. Infatti sui terreni acidi l’incendio ripetuto favorisce il corbezzolo, capace di emettere rapidamente da terra nuovi turioni dopo il passaggio del fuoco, imponendosi sulle altre specie. Alberello sempreverde alto 5-6 m (a volte fino a 10 m), con portamento spesso arbustivo.
Il tronco presenta una scorza sottile, finemente e regolarmente desquamata in lunghe e strette placche verticali di colore bruno-rossastro.
Le foglie persistenti, alterne, coriacee, con breve picciolo, hanno una lamina obovato-ellittica. I fiori sono posti in racemi ramificati di colore bianco crema o rosato, provvisti di corolla lanceolata con 5 denti brevi; il calice ha denti triangolari. Fiorisce da ottobre a dicembre e fruttifica nell’autunno seguente. Il frutto e’ una bacca globosa di 1-2 cm, rosso scura a maturita’, edule, con superficie ricoperta di granulazioni; polpa carnosa con molti semi.

E’ una pianta che si riproduce facilmente sia per seme che per talea. La riproduzione per seme va effettuata verso la fine dell’inverno in un miscuglio di sabbia e torba. Il terriccio va mantenuto sempre umido e i contenitori vanno collocati in luoghi riparati e luminosi.
La moltiplicazione per talea va fatta in inverno. Le nuove piantine di corbezzoli vanno trapiantate in piena terra dopo circa due anni.

Raro l’utilizzo allo stato fresco.
La trasformazione prevede: marmellate, gelatine, sciroppi, succhi, creme, salse e canditi.
Se fermentati danno il vino di corbezzole e distillati con proprietà digestive.
Dai frutti, foglie e fiori si estraggono principi attivi con proprietà astringenti, antisettiche, antinfiammatorie, antireumatiche.
La corteccia contiene tannini utilizzati industrialmente, per la produzione di coloranti e per la concia delle pelli.
Data la rapidità di accrescimento, trova impiego nei rimboschimenti per scopi ambientali, protettivi e antierosivi. Viene utilizzato nel settore florovivaistico per scopo ornamentale. Poiché i fiori appaiono in autunno-inizio inverno, allorché i frutti dell’anno precedente sono maturi, il valore ornamentale della pianta e’ molto incrementato da tale particolarità’.

CURIOSITA’

Il suo nome “arbutus unedo” deriverebbe probabilmente dal celtico. Infatti “ar” in celtico vuol dire “acerbo, astringente” mentre “unedo” è il nome che veniva usato nell’antichità che probabilmente deriverebbe dalle tre parole latine “unu tantum edo” “ne mangio uno soltanto” per indicare che non bisognava esagerare e cedere in tentazione data la gradevolezza dei suoi frutti che se mangiati in quantità eccessiva davano senso di nausea e stitichezza.

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10 Risposte

  1. L’orgoglio del giardino che tra quasi un mese dovrò lasciare ad altri, è un alberello di corbezzolo scoperto 8 anni fa, quando presi possesso del giardino, massacrato da un decennio d’incuria e da allori che lo sovrastavano. Un paio d’anni di attenzioni e cure, oltre che liberarlo dagli allori che lo costringevano all’ombra, l’hanno reso più forte e, soprattutto, fruttifero che è una meraviglia. Credo ne ripianterò uno nel luogo in cui mi trasferirò perché anche le sue fioriture, sono bellissime. I suoi frutti, inoltre, non li disdegno neanche freschi. E’ un sapore particolare e, quando il frutto è ben maturo, è piacevole. E poi, chissà, magari avrò il tempo per cimentarmi con le marmellate.

    Ciao Spera, buona serata.

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    1. Carissimo Carlo,
      Se nella tua nuova dimora avrai a disposizione un giardino, un bel corbezzolo ci starà benissimo. Durante i mesi meno floridi per quanto riguarda le fioriture, questa pianta in autunno ha fiori bianchi e frutti rossi contemporaneamente. È appagante e poco ingombrante se lo si cura un po’.
      Non so che sapore abbiano perché non ne ho mai assaggiati, ma non ne ho mai visti in vendita neppure nei mercati più forniti. Forse proprio perché sono frutti dimenticati. Come gli azzeruoli.
      Auguri per il trasloco.
      Un abbraccio.
      Spera.

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  2. Io vi consiglio ananas in acqua speziata accompagnati da corbezzoli maturi freschi (rossi e morbidi) Ottimo per fine pasto.
    L’ho mangiato sabato ed è un piatto leggero e squisito

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    1. Carissima Roberta,
      io non riesco a trovare corbezzoli in vendita. Non ho giardino, e mi debbo accontentare di vederli fiorire e maturare nel giardino di altri. Ma se ne trovo, seguirò il tuo consiglio.
      Un abbraccio.
      Spera.

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      1. Anch’io non li ho mai visti in vendita. Bisogna trovare degli agriturismi che coltivano i frutti dimenticati. Ve ne sono un po’ in giro.
        ciao
        Roberta

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        1. Carissima,
          è vero, ogni tanto qualche paese vuole ritrovare le cose dimenticate, come certi frutti, ma in giro io ho trovato solo questa:
          http://ilseniomormora.blogspot.it/2014/09/le-4-giornate-di-casola-valsenio.html
          Bella, ci sono stata, e mi è piaciuta molto. Ho ritrovato tante cose che non vedo nei supermercati, ma che vorrei trovare perché sono di casa nostra.
          Invece, in un grande supermercato, ho trovato la Pitaya, il frutto del drago che viene dal Sudamerica. Una delusione, sembra un kiwi insipido. Meglio una giuggiola o una corniola nostrana. A parte il prezzo esoso, conta anche il sapore.
          Ciao carissima, auguri di buone feste.
          Spera.

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  3. Ma la via dove abiti si chiama Via Paradiso…? Ciao tenerissima Spera, un abbraccio. robi

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    1. Carissimo Robi,
      no, la mia via ha un nome molto più prosaico, tuttavia i vari palazzi condominiali hanno tutti (o quasi) un giardinetto condominiale, tenuto e curato molto bene. Abbondano le rose, le ginestre dei carbonai, gli ibischi, i melograni e persino il meraviglioso calicanto. Ma pochi giorni fa ho scoperto anche il corbezzolo. In fondo hai ragione tu, è una via un po’ paradisiaca, sotto questo aspetto.
      Ciao Robi, Un abbraccio.
      Spera.

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  4. Brava spera, fa sempre piacere per un appassionato scoprire che altri coltivano il piacere per la Botanica Sistematica. Il mio professore, Sergio Tonzig, ti avrebbe dato il 30//30 per questa dettagliata descrizione.
    Ad maiora.
    haffner

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    1. Caro Haffner
      La bellezza della natura mi ha sempre attirato, e tutto ciò che nasconde. La medicina è iniziata così, con le piante e con l’attenta osservazione degli appassionati. Mi affascina sempre questa cosa.
      E’ bello ricevere un 30/30 dopo tanti anni che ho finito gli studi, mi fa sentire giovane di nuovo.
      Un abbraccio e un caro saluto
      Spera.

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