NON IMPORTA SE TI HANNO STUPRATA


NON IMPORTA SE TI HANNO STUPRATA

Non importa se ti hanno stuprata,

se ti hanno  rotta,

se ti hanno violentata,

se ti hanno lacerato l’utero,

se ti hanno fatto male,

se ti hanno rovinato per sempre,

se ti hanno offeso nell’anima,

se ti hanno fatto sanguinare,

se hanno violato il tuo intimo,

se hanno compromesso la tua vita sessuale per sempre,

se ti hanno tolto la dignità,

se ti hanno sottoposta a sevizie,

se ti hanno rovinata per la vita,

se hanno sconvolto il tuo presente,

se ti hanno picchiata,

se ti hanno uccisa, ma respiri ancora.

Non importa.  Sei una donna. Vali meno di niente.

Erano un branco,  ma non è grave per i colpevoli,  possono starsene a casa, ai domiciliari, al calduccio, coccolati da mamma e papà, in attesa di un carcere che non arriverà mai, mentre tu soffri e soffrirai sempre per quello che ti hanno fatto.

Non importa. Sei una donna. Vali meno di niente.

Questo è quanto ha stabilito la Corte di Cassazione oggi, 2 febbraio 2012. Un mucchio di vecchi che non sa niente della donna, della sua sofferenza quando viene stuprata per di più da un gruppo intero di maschi violenti!

Un’offesa intollerabile alle donne, un ritorno a considerare lo stupro un’offesa e non un reato grave contro la persona.

http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=161277

31 Risposte

  1. OCCHIO PER OCCHIO, DENTE PER DENTE !! LO STUPRATORE VA SEVIZIATO, PUBBLICAMENTE, DAI GENITORI,FRATELLI,MARITI,FIDANZATI E AMICI DELLE POVERE VITTIME DELLO STUPRO !! COSI’ FA DA DETERRENTE PER GLI ALTRI VIGLIACCHI !! PRIMA DI COMMETTERE LA VIGLIACCATA…CI PENSANO BENE !!!

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    1. Quello che tu descrivi lo meriterebbero, Non sanno il male che commettono per chi poi per tutta la vita lo dovrà rivivere. La letteratura medica è ricca di evidenze scientifiche sugli effetti negativi dello stupro, sia sulla psiche che sulla mente delle donne. equivale ad un omicidio dell’anima.
      Ciao Ianni, un abbraccio.

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  2. Più chiaro di così.

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    1. Ciao Viviana, mi è venuta in mente una fra di una canzone di Barbarossa cantata a San Remo:
      “Chissà chi era cosa voleva
      Perché ha ucciso i miei pensieri
      chissà se un giorno potrò scordare
      e ritornare quella di ieri”.
      Ecco il giudice prima di decidere dovrebbe ricordare anche queste parole.
      Ciao un abbraccio.

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  3. quello che lo fa preso da raptus, subito galera senza sconti (ed è giusto così) questi che magari se la sono presa calda d’amore e d’ accordo (associazione a delinquere) per poterlo fare alla grande, di nuovo a casa come dei qualsiasi ladruncoli! Che tristezza.

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    1. Giustissimo quello che hai detto Caio, gli stupratori di gruppo non vengono messi in carcere preventivamente perchè è difficile che reiterino lo stesso reato. Ma che significa? Che per reiterare il reato debbo ritrovare lo stesso gruppo? E se si cambia gruppo?
      Ho una brutta impressione comunque, Sia chiaro non sono una giustizialista e credo fermamente nella legge, nel diritto e nelle garanzie per un accusato che devono essere alla base di una democrazia, ma oggi, davvero, mi domando perché un’istituzione come la Cassazione, che dovrebbe essere al servizio del cittadino per il pieno rispetto della legge, debba arrivare a fare dei distinguo del genere, debba arrivare ad insultare le vittime di uno stupro, debba arrivare a far sentire sole queste persone ancora una volta
      Ciao carissimo, grazie ed un abbraccio..

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  4. Garantismo ignobile in un Paese che da troppi anni ha perso il senso della misura, siamo ritornati agli anni 50, quando il matrimonio sanava la “fuitina” poi è venuta Franca Viola e ai prepotenti la “Giustizia” ha fatto capire che il mondo era cambiato, oggi la “giustizia”, ha cambiato idea regredendo, ma del resto in un paese dove un quasi ottantenne presidente del consiglio, quasi tutte le sere le passava in orge anche con minorenni e mi risulta ancora impunito, inoltre la camera dei deputati ha perfino creduto che il suo intervento d’autorità per togliere dalle mani della polizia una delle partecipanti alla orge appena, appena maggiorenne, l’avesse fatto solo perché questa era la nipote di capo di stato…………

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    1. L’esempio se viene dall’alto trascina. Ci sembrava di aver guadagnato un po’ di terreno, per quanto rifguarda almeno il rispetto della persona, ma con il bungabungaro l’abbiamo perso. Sì l’abbiamo perso, perchè tutte le offese che ha arrecato alle donne sono state sottovalutate. Gli si è sempre stato perdonato tutto. Ma così non va bene.
      Sai perchè, perchè si è aperta una falla grandissima: la Corte Suprema di Cassazione, con questa sentenza, introduce in giurisprudenza il principio che l’effettuare uno stupro (già di per sé delitto odioso e gravissimo) in GRUPPO – cioè il fatto di perpetrare tale crimine collettivamente, anziché da parte di una sola persona, di per sé NON costituisce un’aggravante
      A me sembra una bestemmia vera e propra, un invito a formare “gruppo” per stuprare una ragazza.
      Ciao Sileno, un abbraccio..

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  5. Non mi meraviglio ! Pensate che se un vecchiaccio stupra un bambino…. se ha più di 60 anni NON VA IN GALERA!!!!
    CHE LEGGI DI MERDA CHE HA QUESTA ITALIA!!!!! MI VERGOGNO TROPPO SPESSO DI ESSERE ITALIANA….

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    1. a dire il vero dovremmo essere noi uomini a vergognarci di permettere che una ragazza venga bistrattata anche dalla giustizia (g minuscola)

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      1. Grazie Caio, fa piacere sentirtelo dire. Un abbraccio.

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    2. Parlano di “uguaglianza davanti alla legge”, di “libertà personale” e di “funzione della pena”, qualcuno vede qualche riferimento a chi subisce questo crimine? E’ questo che manca nella sentenza.
      Ciao Bruna, un abbraccio.

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  6. Lo sfruttamento della donna c’è sempre stato anche sessualmente,ma adesso siamo arrivati al paradosso, con questa legge hanno dimostrato che vale meno di niente.
    Ma questi giudici cosa hanno nella testa la segatura?
    Ciao spera a presto Lidia.

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    1. E non cesserà mai. Anzi da qualche tempo stiamo ritornando indietro. Ora le donne servono solo se sono belle, magre, e ben fatte. Tutto il resto persona, dignità, sensibilità, capacità di generare, intelligenza, coscienza, persona viva, va a farsi benedire.
      Ricordo quando scendemmo in piazza il 13 febbraio dell’anno scorso, al grido di “Se non ora quando” Ecco la risposta. Se lo stupro lo fai in gruppo, la legge ti consente di stare a casa ad aspettare la sentenza.
      Le legge è legge, cara Lidia, e noi possiamo dire quello che vogliamo, ma se al giudice non piace mettere in carcere da subito gli stupratori di gruppo, dobbiamo accettare.
      Ciao carissima, un abbraccio.

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  7. La violenza sulle donne è uno scandalo per i diritti umani. Sia in tempo di pace che in tempo di guerra, le donne subiscono atrocità semplicemente per il fatto di essere donne. Vengono picchiate, aggredite, stuprate, mutilate, assassinate. Tutti i governi hanno la responsabilità di prevenire, indagare e punire gli atti di violenza sulle donne in qualsiasi luogo si verifichino: tra le mura domestiche, sul posto di lavoro, nella comunità, nella società, durante i conflitti armati. Vogliamo semplicemente giustizia in questa battaglia per i diritti umani. Un abbracio da donna a donna!

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    1. Ho letto molti commenti su questo fatto, e molti dichiarano sacrosanta l’interpretazione che ne dà la Corte di Cassazione: non si condanna nessuno, prima che non sia processato. E va bene non condanniamo nessuno, allora lasciamoli tutti a casa.
      Alcuni altri siti hanno ripreso questo mio post, dettato dall’indignazione. Ti riporto un commento che ho trovato a questo proposito, A me sembra di una sicumera incredibile:
      “””D’accordo, ma, insomma, quei giudici sanno fare il loro mestiere che è quello di interpretare il diritto nello svolgimento della loro funzione nomofilattica.
      Ecco, se non sapete cosa significa quest’ultima parola (e magari state pensando a qualche innovativo metodo contraccettivo), ci sono forti indizi che non siate la persona più titolata a commentare una decisione sacrosanta della Suprema Corte.
      Non vi scoraggiate, potete ancora essere utili per la società: ho sentito che stanno cercando volontari per spalare la neve”””.
      Ecco Loretta, possiamo essere utili a spalare la neve,
      Ciao carissima, un grande abbraccio

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  8. […] e non un reato grave contro la persona.http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=161277 https://speradisole.wordpress.com/2012/02/02/non-importa-se-ti-hanno-stuprata/ Dovresti leggere anche :Vivisezione, Green Hill: approvato dalla Came…Cie ancora off-limits […]

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  9. Cio’ che mi indigna ancora di più é il fatto che dimentichiamo tutti che gli stupratori hanno anche loro una madre spesso sorelle e via dicendo. Cosa insegnano queste madri? I giudici inoltre appartengono ad una casta arrogante e piena di pretese. E purtroppo é vero: una donna conta meno che niente.

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    1. Il valore della donna non conta, la sua dignità neppure. Ma ho lìimpressione che ci siano tante attenuanti di fronte a questo grave reato, ancora dettate da una vecchia mentalità maschilista.
      Ciao Franca, un abbraccio e grazie.

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  10. E’ una vergogna che oggi siano ancora sottovalutate le violenze contro le donne… 😦 tutti ancor a cercare attenuanti che non credo possano esistere.

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    1. Sì Godot, è una vergogna anche per me sottovalutare la violenza alle donne. Non è che si voglia vendetta, ma quando si sa chi è che ha commesso un reato simile, è bene che stia in carcere, da subito.
      Ciao Godot, un abbraccio.

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  11. Mi pare che siamo diretti da inebetiti…sclerotici. Ci vuole coraggio ad emettere una sentenza del genere. Sono senza vergogna e così sicuri di circolare impuniti che si permettoni ogni soppruso: vecchi vergognosi e schifosi! Questo è quanto penso di chi ha formulato tale giudizio.

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    1. Ad un sito che ha ripreso questo mio post, un commento è stato:
      “””Non posso essere d’accordo con chi ha scritto e pubblicato: – Questo è quanto ha stabilito la Corte di Cassazione oggi, 2 febbraio 2012. Un mucchio di vecchi che non sa niente della donna, della sua sofferenza quando viene stuprata per di più da un gruppo intero di maschi violenti! Infatti “Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario” e chi ha scritto questo commento ha detto il falso. Per me è lui il reazionario o controrivoluzionario della rivoluzione della legalità e della corretta informazione””””
      A parte il fatto che il mio è un blog e quindi è un’espressione personalissima su come vanno certe “cose” e non un’informazione ufficiale, da quanto ho scritto si doveva capire che trasmettevo un sentimento e non una norma di legge.
      Comunque ne deduco che coloro che hanno sentenziato saranno anche dei grandi giuristi, ma non hanno la minima idea di che cosa sia lo stupro per chi lo subisce. Un segno che rimane per la vita e il carcere preventivo è il minimo.
      Ciao Nou, un abbraccio.

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      1. Cara Speradisole, ancor prima di ricercare il termine nomofilattico, avevo capito che i giudici in questione avevano proprio cercato di “garantire l’esatta osservanza e l’uniforme interpretazione della legge “(fonte wikipedia), e proprio per questo li ritengo vergognosi perchè c’è una contraddizione abissale con il senso di giustizia che la legge e loro di conseguenza compiono, in sintesi una grave mancanza di giustizia. E non è possibile che i vari organismi istituzionali agiscano in modo disconnesso. Nella mia ignoranza mi sarei aspettato un aggiustamento della legge o una sospensione del pronunciamento affinché la legge fosse aggiustata, dato la gravità del reato.
        Lascia che dicano coloro che giustificano lo stupro e pure di gruppo: non hanno idea, né coscienza di quel che dicono.
        Un abbraccio Nou

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        1. Grazie Nou, un abbraccio.

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  12. Mah che la Legge..sia strana è cosa nota…cioè in termini di sentenze bisogna aspettarsi di tutto. Il principio generale..potrebbe essere anche valido..ma calato nel particolare risulta errato e contraddittorio.
    Bisognerebbe equiparare determinati reati ad altri..uno stupratore seriale…o un branco…dovrebbero avere lo stesso trattamento di un 41bis..basta deciderlo in termini di provvedimento legislativo.
    Determinati reati contro le persone dovrebbero avere la stessa rilevanza di altri contro lo Stato..se non di più.
    Purtroppo i giudici di Cassazione si trovano a dover fare disquisizioni di lana caprina su principi generali con i vincoli posti dalla Corte Costituzionale e non è facile uscire da certi gineprai.
    Questo ovviamente non toglie ed aggiunge nulla allo squallore del fatto in sè.
    Che poi lo stupro è la punta dell’iceberg..il fatto più ecclatante di tutto un comportamento e di un modo di pensiero..non sai cosa si dicono i buoni padri di famiglia nelle chat e nei discorsi tra frequentatori di “donnine”..non sai quali perle di saggezza su come rapportarsi con le donne…
    a.y.s. Bibi

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    1. Non posso immaginare, il dolore non solo fisico che può provare una donna quando viene stuprata. Le si spezza l’anima, le si toglie il motivo per cui è femmima, nata tale per dare la vita con amore e per amore.
      Un conto è vendere se stesse, per soldi, è una scelta che non mi sento di criticare, un conto è l’offesa gratuita ad un corpo che resterà segnato per sempre.
      Questi signori che hanno sentenziato di non obbligare al carcere in attesa del giudizio gli stupratori di gruppo, hanno dato la stura ad una possibilità, quella di associarsi, di fare gruppo e stuprare, senza timore di finire subito in carcere. Tanto i processi sono lunghi, durano anni, e si spera sempre in una possibile prescrizione. Insomma se lo stupro lo si fa in gruppo si ha la possibilità di trascorrere il carcere a casa. per sempre. Comodi e tranquilli.
      Ma una parola che una parola per la vittima è stata detta? No
      Il che è anche più offensivo.
      Ciao Bibi, un abbraccio.

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      1. Ti garantisco che anche la scelta “volontaria” lascia segni pesanti e parecchio.
        a.y.s. Bibi

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        1. E’ un argomento difficile, ma hai certamente ragione, I segni di un certo tipo di violenza restano comunque.
          Grazie Bibi, un abbraccio.

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  13. Riporto per intero l’articolo di Bianca B.(Free Italian Press) sullo stesso argomento:
    feb 3, 2012
    Stuprateci pure, nessuno vi punirà

    E adesso una donna può essere sturata con molta più tranquillità. Da ieri lo stupratore sa che potrebbe non andare in galera anche in caso di stupro di gruppo. A dirlo è la Cassazione che ha chiesto al tribunale del riesame di Roma di rivedere la decisione di applicare il carcere preventivo a due ragazzi accusati di aver stuprato una giovane.
    In precedenza era stata la Corte Costituzionale ad addolcire la legge che prevede l’arresto per gli stupratori con una decisione che andava contro il Parlamento e contro qualsiasi logica abrogando di fatto il carcere preventivo per i casi di stupro.
    Secondo gli ultimi dati disponibili in Italia le donne tra i 17 e i 70 anni vittime di violenza sono sei milioni 743 mila. Di queste 5 milioni sono vittime di violenza sessuale. Un milione di donne ha subito uno stupro. Con questi dati, che evidenziano chiaramente un gravissimo problema sociale, la decisione della Cassazione appare ancora più inverosimile e assurda. Una vergogna inaudita.
    Non solo, con questa decisione una donna stuprata si sentirà ancor meno tutelata dalla legge e quindi, come avviene nella quasi totalità dei casi, eviterà persino di sporgere denuncia. Insomma, le donne italiane sono in balia degli stupratori e dei violenti. E’ la legge che dice agli uomini di stuprarci, tanto la faranno franca.
    E’ chiaro che tutto questo non può essere tollerato. Per questo Secondo Protocollo e altre associazioni stanno studiando insieme alcune iniziative volte a sensibilizzare pienamente la politica e la gente comune a questo vero e proprio problema sociale, purtroppo aggravato dalla cecità di alcuni giudici. Una vergogna che va al più presto lavata.
    Bianca B.
    http://www.freeitalianpress.org/2012/02/03/stuprateci-pure-nessuno-vi-punira/

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  14. E’ accaduto ieri 12 febbraio 2012 a l’Aquila. La ragazza è stata anche picchiata selvaggiamente con una spranga e stuprata. Non ho più parole per denunciare questi fatti, provo un grande dolore.

    (AGI) – L’Aquila, 12 feb. – Una ragazza di vent’anni e’ stata stuprata sabato notte nel parcheggio di una discoteca di Pizzoli, popoloso comune ubicato alla periferia ovest dell’Aquila. Il fatto e’ avvenuto attorno alle 3,30, quando all’interno del locale da ballo vi erano un centinaio di persone.

    Dalle prime informazioni, la violenza subita dalla giovane sarebbe stata particolarmente selvaggia: prima di abusare di lei l’aggressore l’ha picchiata con una spranga. Sul luogo dell’aggressione stamane sono arrivati anche i carabinieri del Reparto operativo e della Scientifica per i rilievi del caso. La ragazza e’ stata operata ed e’ ricoverata in uno stato confusionale nel reparto di Ginecologia del “San Salvatore” dell’Aquila.

    La studentessa della Facolta’ di Ingegneria, originaria di Tivoli (Roma) ma domiciliata a Coppito, ha perso molto sangue. I carabinieri stanno interrogando tre giovani, tutti militari del 33/Esimo Reggimento di artiglieria terrestre “Acqui” dell’Aquila, visti poco prima all’interno della discoteca parlare con la vittima e con una sua amica, anche lei di Tivoli, che non si e’ accorta di quanto stava accadendo all’amica all’esterno del locale.

    “Se non mi fossi accorto della giovane svenuta a terra, probabilmente sarebbe morta per il freddo. L’ho trovata mentre stavo chiudendo il locale in un lago di sangue nel parcheggio fuori la discoteca, ho avvertito immediatamente il personale del 118 ed i carabinieri della stazione di Pizzoli” ha raccontato Luigi Marronaro, titolare della discoteca “Guernica”. A fermare uno dei presunti aggressori e’ stato lo stesso titolare della discoteca che lo ha fatto bloccare all’esterno del locale dagli uomini della sicurezza, per consegnarlo ai carabinieri.

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