MOTIVAZIONE: C’E’ IL VESUVIO


MOTIVAZIONE: C’E’ IL VESUVIO

I lavori degli scavi archeologici di Pompei sono stati affidati alla Protezione civile di Guido Bertolaso, abilitata con una serie di provvedimenti ad hoc a emettere ordinanze  senza il preventivo controllo della Corte dei Conti.  

Le motivazioni che hanno indotto il governo ad affidare quegli scavi alla Protezione civile sono state: “Pompei si trova sotto il Vesuvio, che è un vulcano ancora attivo”.

Questo teorema governativo fa sì che Pompei sia un’emergenza permanente.

Negli ultimi dieci mesi,  le attività della protezione civile a Pompei  abbondantemente sovvenzionate con commesse milionarie, sono state:

  • ·         Opere di manutenzione straordinaria per consentire la piena fruizione degli Scavi.
  • ·         Piano per garantire l’ordinato svolgimento delle attività commerciali.
  • ·         Organizzazione dei servizi di guida ai turisti.
  • ·         Modalità per la sponsorizzazione dell’area degli Scavi e degli eventi.

La sovrintendenza dei  Beni culturali, ministero di Bondi e vari sottosegretari, è stata completamente esautorata.

Ma la magistratura contabile non ci sta e anche se sottolinea che è ormai tardi per intervenire perché la frittata è fatta, solleva forti dubbi di legittimità.

Gran parte delle ordinanze emesse da Bertolaso sono ormai in fase di completa esecuzione, di conseguenza, il controllo preventivo che si doveva fare, non è più possibile.

Com’è noto la Corte dei Conti è già entrata in contrasto con la protezione civile, anche in passato.

Insiste sul fatto che la gestione delle emergenza (compito specifico della protezione civile), sono solo quelle finalizzate alla tutela dell’integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell’ambiente, dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi, o da altri eventi che determinano situazioni a rischio.

La magistratura contabile, nel prendere in esame gli atti finora prodotti dalla protezione civile, non ha ravvisato da nessuna parte quei criteri di “grave danno o rischio” che possono giustificare le deroghe alla legge.

Anche sul nesso di pericolosità derivante dalla presenza del Vesuvio, vulcano ancora attivo, la Corte manifesta  grosse perplessità. E’ un modo per rendere Pompei una fabbrica delle emergenze perpetua. Il Vesuvio non è spostabile.

(Fonte:  quotidiani nazionali)

 

8 Risposte

  1. Visto e considerato che all’Aquila non sono potuti andare avanti a rubare,allora si spostano a Pompei.Speriamo che la corte dei conti li fermi prima sia troppo tardi.
    Qualche tempo addietro vidi nella civetta di un giornale satirico toscano (silenzio si ruba)
    ciao speradisole Lidia.

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    1. Purtroppo la corte dei conti ha ricevuto tutto l’incartamento a lavori già cominciati, se non finiti.
      Il ministro Bondi glieli ha mandati per un avvallo postumo, mentre il compito della corte è quello di pronunciarsi prima che inizino i lavori, altrimenti la frittata è fatta e non ci si può far più nulla.
      Lo scandalo sta proprio lì, nell’aver fatto tutto a prescidere dal parere della corte dei conti, che doveva essere vincolante.
      Sostanzialemnete se ne sono fregati ed hanno fatto i loro interessi, prendendo in giro la corte costituzionale.
      Credono di poter governare un paese come dei padreterni.
      Ciao Lidia a presto.

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  2. Visto che si sono ricordati che c’è il Vesuvio …magari danno anche un’occhiata alle sue pendici che sembra siano quasi completamente urbanizzate (contro ogni logica di protezione civile ovviamente..).
    Se ci fosse qualche centro per massaggi disponibile magari il prode Bertolaso potrebbbe fare qualcosa….
    a.y.s. Bibi

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    1. Credo che ci voglia proprio una bella faccia tosta a motivare l’attivazione della Protezione civile, a Pompei, per il fatto che lì c’è il Vesuvio.
      A meno che nella testa di chi ha pensato di usare la Protezione civile (per dare a Bertolaso l’ennesima occasione di rubare o sistemare parenti), per gli scavi archeologici di quella zona, non abbia pensato che, scavando sotto, si arrivi alle radici del vesuvio e lo si faccia scoppiare!
      Comunque ancora una volta eravano all’oscuro di tutto, lo si impara sempre dopo, quando la corte dei conti cerca di fare luce sulle tante ombre di questa protezione civile, che sembra un’associazione al libero ladrocinio.
      Ciao Bibi.

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  3. A Pompei ci sono stato. Potrebbe essere (e forse lo è) uno dei luoghi più suggestivi al mondo e invece è una ennesima vergogna italiana. Tutto abbandonato, sporco, abbandonato, colonne pericolanti, nastri di lavori in corso eterni di qua e di là…
    E loro pensano a sovrintendenze, appalti, subappalti, commesse, protezioni (in)civili, … ma a sistemare sul serio le cose… non ci pensano mai.

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    1. Infatti, la gestione degli scavi da parte della protezione civile, non ha portato alcun miglioramento.
      I nastri dei lavoro in corso sono stati messi dalle ditte subappaltate, che intascati i soldi, se ne sono andate.
      Il fatto che la Protezione civile riceva commesse milionarie e poi nessuno controlli è davvero scandaloro.
      E’ vero, Pompei è bellissima, ed è una testimonianza di vita incredibile.
      Non posso immaginare a come sarebbe se l’avessero altri popoli.
      Ma noi siano sciuponi, un po’ come la Grecia, camminiamo sulla nostra civiltà secolare e non ne abbiamo rispetto.
      Ciao ippaso.

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  4. posso dire solo sottovoce quanta vergogna provo in quanto italiano ad aver vissuto questa e tante altre schifezze di questo governo e di questi “politici”..

    La mia ingenuità è scomparsa definitivamente. Tutti miei sforzi per non essere polemico, per cercare l’angolazione giusta per attenerci alle cose pratiche, è svanita.
    Bisogna che chiamiamo le cose con il loro nome, con coraggio: quello che sta accadendo in Italia e ai suoi beni culturali e tra poco anche a quelli demaniali, è uno schifo.

    Provate a leggere le cronache del commissariamento degli Uffizi, di Brera, dei Fori Imperiali..e di Pompei. Pompei non è la sola. La comunicazione del Sig Resca, di Fiori, di Bondi e compagnia non può nascondere questo abominio del trasferire funzioni e prerogative dello Stato alla Protezione Civile, all’Arcus spa del Ministero dei Beni Culturali. Un turbine di soldi usciti dal controllo dello Stato, a disposizione della politica e dei loro amici faccendieri spesi nella maniera più irrazionale e compulsiva possibile.

    Calpestando diritti, libero mercato, decenza e democrazia.

    Nel merito, su Pompei, Io dalla Protezione Civile mi sarei solo aspettato questo famoso Piano d’evacuazione che nei miei trentotto anni…non ho mai visto nemmeno lontanamente..mi ha fatto ridere vedere la Protezione Civile durante il suo evento “Conoscernza ed sperienza (costato 400.000 euro) pagato con i soldi del sito, distribuire materiale informativo in inglese ( e solo in inglese) per la popolazione in caso di eruzione.

    Anzi ti dirò, che se devono venire e fare le porcate che si sono viste in Abbruzzo si tessero a casa.

    Quando incontrato Fiori, il Commissario, già braccio destro di Bertolaso, dopo due minuti che gli ho dato il benvenuto e fatti presenti alcuni problemi degli Scavi di Pompei, ha chiamato la polizia e mi ha fatto multare ( per una cosa insignifficante,non avevo esposto il badge di guida turistica)..dopo ci hanno imposto un regolamento tanto agognato e ben rivenduto alla stampa, ma che è più prossimo allo stato di polizia e contro qualunque principio della libera professione. Per non parlare dei favoritismi verso aziende amiche

    Adesso vi lascio, già ce nè abbastanza per far sentire vergogna anche a qualcun’altro.

    Santiago, guida turistica autorizzata, nonchè Vesuviano.

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    1. Ho letto più di una volta il tuo commento ed ogni volta mi sentivo un buco nello stomaco.
      Solo chi, come te, è vicino a queste realtà, può dire bene esattamante le cose come stanno.
      Io conosco Pompei, solo come turista, amo quella bellissima area archeologica, unica nel mondo, e vorrei che fosse degnamente tenuta, reclamizzata, visitata e vissuta.
      Invece trovo spesso abbandono, erbacce, difficoltà nelle visite, molte parti chiuse, e non ne capisco bene il motivo.
      Della famosa “Arcus S.p.A.” ho avuto occasione di parlarne in un precedente post (del 5 marzo 2010),che ho intitolato “Imperversa la Ghedineide”, dove appunto sottolineavo lo sperpero di soldi, buttati letteralmente al vento e sui quali non c’è controllo e non si vedono i risultati.
      Hai ragione a dire che dobbiamo provare vergogna per un governo del genere che per non incorrere in controlli (dei nostri soldi, se sono spesi bene o meno) inventa della Società per Azioni, private, per cui non esiste alcun vincolo.
      Quante persone ci mangiano sopra? e quante opere di bene ai nostri Beni culturali si potrebbero fare?
      Abbiamo le più belle zone archeologiche del mondo e le consegnamo in mano ad un gruppo di magnaccia che fa solo propaganda e di ciò che abbiamo, se ne infischia.
      E’ mortificante persino distribuire materiale informativo solo in inglese, per mettersi in salvo in caso di eruzione, come se i residenti sapessero già come fare.
      Solo la Protezione Civile poteva inventare una cosa tanto ridicola, Bertolaso ed i suoi soci, hanno deluso, ma sembrano dei santi.
      Ti ringrazio moltissimo per il tuo commento.
      Sono onorata di aver saputo direttamente da chi vive a Pompei come stanno le cose.
      Ti auguro che il tuo lavoro, bellissimo, ti dia maggiori soddisfazioni e chissà, fra coloro che ti ascoltano potrei esserci anch’io.
      Un abbraccio di simpatia e di stima.
      Ciao.

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