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IL SALUTO E L’EDUCAZIONE


IL SALUTO E L’EDUCAZIONE

Da ieri il Fatto, il Giornale e altri giornali – con la solita canea del web al seguito – stanno montando il caso del mancato saluto tra la Boschi e la Raggi, in occasione della prima uscita pubblica della sindaca. Come la foto (postata appena sotto) testimonia, il caso non esiste: ministra e sindaca si sono cortesemente salutate. Ma a questa smentita della realtà nessuno è interessato. Troppo succosa la trovata del gelo tra due giovani e gradevoli signore, la prima protagonista da tempo della scena mediatica, la seconda pronta a insidiarne la centralità. Con la prima a rappresentare un potere arrogante e già declinante, e la seconda a testimoniare il candore dell’inesperienza e la distanza anche fisica dall’orribile sistema. Ci sono, obiettivamente, tutti gli ingredienti per un tormentone che duri per un po’ di tempo, provochi altri danni e porti altra acqua al mulino del populismo.

(Claudio Velardi)

Se le testate (finanziate con fondi pubblici) hanno fatto finta di non vedere la foto del saluto tra la Boschi e la Raggi, è perché hanno preferito montare un caso per riempire spazi di carta che, altrimenti, sarebbero finiti in bagno.

Ad apire le danze sulla vicenda non poteva che essere il Fatto che ha titolato:”

“Raggi e Boschi, gelo all’università pontificia. La ministra ignora la sindaca neoeletta”

a seguire il Giornale:

“Raggi umiliata da Boschi: il ministro le passa davanti senza salutare”

Quindi gli approfondimenti alla maniera del Fatto:

A Roma è in corso il giubileo ma si respira aria di guerra fredda. E’ gelo tra la ministraMaria Elena Boschi e il sindaco Virginia Raggi al suo primo evento pubblico con tanto di fascia tricolore. All’Università Pontificia Lateranense si celebra il giubileo degli uomini e delle donne delle istituzioni pubbliche, però il clima non è pacifico né sereno come ci si aspetterebbe. La ministra entra in sala ed ignora del tutto la prima cittadina appena eletta.Si danno le spalle, qualche occhiata fugace durante i canti liturgici, nulla di più, si fa finta che l’altro non esista. Anche il ministro Angelino Alfano, il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini e il capogruppo dem alla Camera Ettore Rosato passano davanti al neo-sindaco senza degnarla di uno sguardo. Il ministra Marianna Madia in un primo momento glissa, ma poi cede al disgelo istituzionale per l’occasione pubblica. Più formali e cordiali il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e il ministro Beatrice Lorenzin, stretta di mano e due chiacchiere come si conviene. Solo in serata, quando ministra e sindaca si ritroveranno sedute l’una accanto all’altra alla celebrazione eucaristica giubilare presso la Basilica di San Giovanni in Laterano, scatterà una stretta di mano. O, chissà, un segno di pace”.

E se le notizie le danno quelle testate e tutti quei giornaloni che fino a qualche tempo fa proprio Beppe Grillo odiava ed evitava come la peste, ora il blogghe dovrà ringraziarli per cotanta pubblicità e cotanta umiltà e bravura da parte della Virginia.  Chissà se lo farà, ma si è talmente abituato alle adulazioni che non ci farà caso da che parte arrivano. Gli sono sempre stati bene i giornali di destra, oggi più che mai.

Purtroppo, con ritardo, arriva la replica dal Pd il deputato Pd Ernesto Carbone:

“Ah davvero? Ma non hai vergogna a dire così tante falsità? Questa è la verità, guarda”

Dunque, tra il ministro Boschi e il sindaco Raggi c’è stata una sincera stretta di mano. A dire il vero è stata proprio la Boschi ad andare incontro alla neo-inquilina del Campidoglio per offrirle il saluto. E ad avere uno sguardo freddo e duro che esprime poca simpatia, se non canzonatorio,  è la sindaca.

Il fango dei quotidiani si cancellano dopo 24 ore con lo scarico del water. Le umiliazioni e le offese personali con un po’ più di tempo. Ed è bene tenerlo a mente.