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ALTRA PENA DIMEZZATA


ALTRA PENA DIMEZZATA

Ancora Italia, Tribunale di Firenze. Altra pena dimezzata. Questa volta non è un padre che stupra sua figlia, ma un prete.

Lei una bambina di 10 anni.

Lui 72. Prete.

Doveva riportarla a casa, invece si è appartato in macchina e ha iniziato a toccarla e farsi toccare e chissà che altro e chissà quante volte.

Beccato in fragranza di reato.

Neanche questo basta.

Paolo Glaentzer, era stato condannato a 4 anni e quattro mesi di reclusione, dal tribunale di Prato, il 5 marzo 2019. per violenza sessuale su una bambina di 10 anni. Il tribunale di Firenze, in appello, gli ha ridotto la pena a 2 anni e 20 giorni di reclusione.

Il sacerdote, ridotto allo stato laicale dalla curia dopo la prima condanna di un anno faha beneficiato delle attenuanti generiche, che i giudici hanno ritenuto prevalenti sull’aggravante di aver commesso il fatto nell’esercizio delle funzioni di ministro di culto.

Avete capito bene.

Attenuanti generiche.

Un prete è come un padre, forse di più, porta nel mondo la parola di Dio, chiunque si fiderebbe, potete immaginare una bambina.

Ma come possiamo andare avanti così?

Ma che giudici sono questi?

Lui ha stuprato, godendo anche del suo ruolo di sacerdote, e i giudici gli riconoscono le attenuanti generiche?

Cosa gli avrà detto quell’uomo per convincerla a stare zitta: Dio vuole così?.

Vi scandalizzate per questa frase?

Bene, perché non se ne può più.

E pensateci a quel corpo, alla vita di questa bambina, a quest’uomo che non credo si sia fatto un giorno di carcere.

È come se la giustizia legittimasse lo stupro, dicendo agli uomini che, al massimo, si prenderanno cinque anni https://sosdonne.com/2020/06/24/in-nome-della-giustizia-italiana-lei-ha-13-anni-lui-ne-ha-40-anni-ed-e-suo-padre-la-stupra-e-le-mette-incinta-condannato-a-soli-5-anni/ o due, pure con beneficio delle attenuanti generiche.

E non tengono conto di niente, nemmeno che loro avevano una posizione di “potere” quella di padre e sacerdote.

Cosa vi devo dire? Chiudiamo in casa le nostre figlie, ragazze e bambine, tenetele al guinzaglio, perché nessuno le difenderà.

Non la nostra giustizia.

Penny (Cinzia Pennati, SOS DONNE BLOG)