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DIECI ANNI DI TERRORE


DIECI ANNI DI TERRORE

 

 

 

 

 

11 SETTEMBRE 2001 – Due aerei si schiantano contro le Torri Gemelle,  

                                      un terzo contro il Pentagono, un quarto precipita 

                                       in Pennsylvania: 2996 vittime.

7 OTTOBRE 2001 – Iniziano le operazioni militari americane in

                                  Afghanistan.

13 NOVEMBRE 2001 – L’esercito americano entra a Kabul.

10 GENNAIO 2002 – Arrivano in Afghanistan i primi soldati italiani.

1 FEBBRAIO 2002 – Il giornalista del Wall Street Journal Daniel Pearl

                                   viene decapitato in Pakistan da Al Qaeda, in diretta

                                   video. Inizia la fase dei rapimenti dei civili occidentali

                                   e dei tagliatori di teste.

12 OTTOBRE 2002 – Attentato di Al Qaeda contro due discoteche di Bali

                                    in Indonesia: 202 vittime.

20 MARZO 2003 – Prende il via la guerra in Iraq.

9 APRILE 2003 – L’esercito americano entra a Baghdad.

16 maggio 2003 – Dodici attentati kamikaze contemporanei a

                                 Casablanca in Marocco: 45 vittime.

15 LUGLIO 2003 – Inizia l’operazione italiana “Antica Babilonia” in Iraq.

12 NOVEMBRE 2003 – Diciannove italiani muoiono nell’attacco alla base

                                        di Nassiriya in Iraq.

15 NOVEMBRE 2003 – Due camion bomba esplodono contro le

                                       Sinagoghe di Istambul (Turchia): 57 vittime.

13 DICEMBRE 2003- Iraq: Saddam Hussein viene catturato ad

                                      Ad-Dawr, vicino a Tikrit.

14 FEBBRAIO 2004 – Ucciso il contractor italiano Fabrizio Quattrocchi

                                     rapito insieme ad altri tre in Iraq.

27 FEBBRAIO 2004 – Bomba su un traghetto al largo delle Filippine:

                                     110 morti.

11 MARZO 2004 – Dieci diversi ordigni fanno saltare in aria quattro treni

                                  per pendolari a Madrid: 191 morti.

18 APRILE 2004 – Scoppia lo scandalo delle torture nella prigione di

                                Abu Ghraib, in Iraq.

26 AGOSTO 2004 – Viene ucciso, in Iraq, il freelance Enzo Baldoni, rapito

                                   5 giorni prima.

4 FEBBRAIO 2005 – Viene rapita la giornalista del Manifesto Giuliana

                                   Sgrena.

4 MARZO 2005 – Viene liberata la giornalista italiana Giuliana Sgrena,

                               ma nell’operazione muore l’agente del Sismi Nicola

                               Calipari.

7 LUGLIO 2005 – Quattro bombe nella metropolitana e su un autobus

                              a Londra uccidono 56 persone.

23 LUGLIO 2005 – Una serie di attentati negli hotel e nei bazar di

                                 Sharm-el-Sheikh, in Egitto, fanno 88 vittime.

9 NOVEMBRE 2005 – Tre bombe devastano gli alberghi più lussuosi

                                      di Amman, capitale della Giordania: 63 morti.

7 LUGLIO 2006 – Il numero uno di Al Qaeda in Iraq, al-Zarqawi viene

                              ucciso dall’aviazione americana.

11 LUGLIO 2006 – Sette bombe sui treni suburbani di Mumbai uccidono

                                209 persone.

30 DICEMBRE 2006 – Saddam Hussein viene condannato a morte e

                                    giustiziato.

5 MARZO 2007 – Il giornalista di Repubblica Daniele Mastrogiacomo

                             viene rapito in Afghanistan.

19 MARZO 2007 – Il giornalista di Repubblica viene rilasciato dopo una

                               complessa trattativa.

26 NOVEMBRE 2008 – Una serie di attacchi coordinati a Mumbai

                                      contro hotel e ristoranti provoca 164 vittime.

22 GENNAIO 2009 – Barack Obama annuncia la chiusura di Guantanamo.

                                    La procedura sarà però interrotta il 7 gennaio 2011.

1 SETTEMBRE 2011 – Le forze Usa cominciano il ritiro dall’Iraq.

2 MAGGIO 2011 – Un commando di Navy Seal americani uccide Osama

                               bin Laden nel suo compound in Pakistan.

22 AGOSTO 2011 – Un drone Usa uccide Atiyah Abdul-Rahman numero

                                 due di Al Qaeda.  

 

31 DICEMBRE 2011 – Data programmata per l’uscita definitiva dell’esercito Usa dall’Iraq. Oggi ci sono ancora 46 mila marines in territorio iracheno, e circa 90 mila in Afghanistan (circa 130 mila il totale della missione Nato)

(Tratto da Vanity Fair)

LA VIOLENZA DELLE “CARTE IN REGOLA”


LA VIOLENZA DELLE “CARTE IN REGOLA”

Adele Parrillo

Lo scorso 12 novembre 2010, a Roma, nel settimo anniversario della strage di Nassiriya, sono stati inaugurati due monumenti in onore di quei 19 caduti.

Uno davanti al palazzo della Regione, una stele raffigurante due soldati, inaugurata dalla Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, l’altro al Belvedere Caffarelli in Campidoglio, inaugurato da Alemanno e da La Russa, dedicato a tutti i caduti in missione di “pace”.

La signora Adele Parrillo “compagna di vita” (ma non moglie con contrato in comune o in chiesa) del regista Stefano Rolla, caduto a Nassiriya, non è stata ricevuta, non è stata inclusa tra i 230 familiari invitati.

Non aveva il “certificato di matrimonio”, non aveva le carte in regola, e, come per un clandestino non aveva il permesso di soggiorno. Nell’elenco del ministero della Difesa dove comparivano i nomi di tutti i familiari, il suo non c’era.

Per la legge italiana una persona che è stata per tutta la vita accanto ad un’altro, l’ha amato, curato, custodito e magari gli ha dato figli, non è un parente. La signora è stata trascinata via sui sanpietrini.

Due anni fa, all’inizio dei questa legislatura, per la verità, il neo Ministro Ignazio La Russa aveva incluso il nome della signora Parrillo fra i parenti. E la signora partecipò alle cerimonie commemorative.

Ma quest’anno è stata di nuovo esclusa. Che cosa è successo, nel frattempo, da determinare una retromarcia di La Russa?

Alemanno, La Russa, Polverini, in quelle occasioni si riempiono la bocca di parole come Pace e Giustizia, ma la capacità di creare un universo di pace e giustizia fallisce di fronte alla burocrazia e alle scartoffie.

Si vogliono onorare  uomini caduti, ma di quale onore parlano queste persone che non sanno accogliere, con umanità e giustizia, neppure la persona straziata dalla perdita del suo compagno? Costa tanto un gesto di umanità? Sarebbe un gesto umanitario che ci squalifica davanti al mondo?

(Per approfondire si può leggere qui, oppure qui).

[Una storia analoga, altrettanto disumana, la si può leggere nel blog di Gilioli. Riguarda Alessandra Biancalana, “compagna” di Antonio Farnocchia, morto il 29 giugno 2009 nell’esplosione del treno a Viareggio]