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VACCINAZIONE DI MASSA O CONFLITTO D’INTERESSI?


VACCINAZIONE DI MASSA O CONFLITTO D’INTERESSI?

Almeno il 40% degli italiani si dovrà vaccinare contro la febbre suina.

Un numero davvero impressionante oltre 25 milioni di persone, compreso le donne in gravidanza e i bambini. Un ciclo vaccinale è costituito da due dosi di vaccino e pertanto verranno acquisite 50 milioni di dosi di vaccino pandemico. La spesa dell’acquisto di tutte queste dosi sarà un spesa enorme, davvero pazzesca.

Ma grossi dubbi mi frullano in testa, uno, in particolare, grande, enorme e indigesto.

Si dà il caso che Sacconi sia coniugato con una donna, certamente brava e in gamba, di nome Enrica Giorgetti, che è stata  assunta alla direzione generale di Farmindustria. C’entra per caso qualcosa con questa vaccinazione di massa?

Anche  chi non ha dimestichezza con certi affari comprende che si è di fronte ad un grandissimo conflitto di interessi: il responsabile dell’ex (defunto) ministero della salute pubblica è il marito della responsabile di un’azienda che si occupa di farmaci. Il ministro ordina la vaccinazione di massa, con farmaci prodotti e commercializzati, dalle aziende della moglie.

Già, a suo tempo, il giornalista della nostra stampa italiana, il meno bolscevico che esista, Vittorio Feltri, il 22 luglio scorso, predisse una cosa del genere, e cioè che ci sarebbe stata una vaccinazione gratuita, in merito alla diffusione del virus dell’A/H1N1 anche nel nostro paese. Forse aveva sentito voci di corridoio.

I pareri di illustri farmacologi, come Garattini dell’Istituto M. Negri di Milano, contano poco, per questi governanti, dalla vocazione inutilmente iperprotettiva. Ha detto infatti che “Se il virus della nuova influenza non muterà, acquisendo una maggiore virulenza rispetto alla attuale, la vaccinazione di massa non è necessaria”.

Nel caso, disgraziatamente, aggiungo io, il virus mutasse, cioè cambiasse qualcosa della sua struttura, non sarebbe più lo stesso di prima  e quindi la vaccinazione  eseguita non preserverebbe dalla nuova influenza, perché predisposta contro un virus, l’attuale A/H1N1, non mutato.

Perciò il piano di vaccinazione, così ampio, com’è stato predisposto, diventa realmente un grande affare, sicuramente poco reale per i cittadini, ma assai più reale per la moglie di Sacconi.

In ogni modo ci pensano i mezzi di informazione di massa a farci venire addosso la paura e questa è sufficiente a farci correre tutti agli ambulatori dei nostri medici per farci vaccinare, forse inutilmente. Ma intanto sulle nostre paure, inculcate ad arte e con astuzia, perché ci feriscono toccando il sensibile tasto della salute, c’è chi farà badilate di soldi, a spese ovviamente della comunità.