Archivi del giorno: 9 luglio 2023

LA CATTIVA SCUOLA


LA CATTIVA SCUOLA

Esiste la scuola ed esistono i bravi insegnanti, quelli che sono stati maestri anche di vita e che si ricordano con affetto estremo a distanza di anni. E sono tanti.

Esiste pure la cattiva scuola.
Ce lo racconta la cronaca di questi giorni ma anche passati negli anni inosservati o a cui non è stato dato eco mediatico.

Ci ritorno su: a Rovigo si rifà lo scrutinio e si cambia  il voto. Giusto sbagliato che sia non ci interessa. Potremmo eventualmente chiederci: che figura nobile hanno fatto i professori  di quella classe impallinatrice che si vedono ribaltare il loro giudizio, cioè il nove in condotta?

Andiamo indietro di alcuni mesi e ci trasferiamo all’Unisalento: là una docente di latino, portava il marito con sé agli esami e insultava e umiliava gli studenti. Vessata e sospesa. Per 4 mesi.

Ricostruirò tutta la verità, ma ora sono al mare così si giustifica e difende la professoressa di storia e filosofia più assente d’Italia: 20 anni di assenze su 24 di insegnamento. Destituita dal Miur. Non spiegava, non aveva neppure i libri di testo, ma metteva solo 9 o 10, così la ricordano gli studenti.

Sono casi limite. Sporadici, per fortuna, ma ci sono.
Sono casi che definiscono la cattiva scuola.

Quella stessa scuola cattiva di cui  in 4^ superiore, per noi

Tasso non era Torquato, ma un ispido animale e Ariosto non era un poeta ma un insaporitore per arrosti, il Purgatorio ? Meglio l’Inferno o il Paradiso. In compenso machiavellicamente
il fine = imparare a giocare a scacchi giustificava i mezzi = non fare lezione.
A fine anno il tabellone riportava in italiano 19 sette in fila verticale. Tutti sapevamo giocare a scacchi.

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Più o meno in quegli anni, un ragazzo, in 5^superiore, educato e irreprensibile, forse troppo ingenuo, fece un tema scomodo contro il sistema scuola. Il voto fu N.C. Nonostante i buoni voti riportati negli anni, allo scrutinio finale si trovò insufficiente in tutte le materie orali,  religione e educazione fisica compresa. Non fu ammesso alla maturità. Fu bocciato. La sua famiglia ricorse al TAR. Fu promosso ma non resse lo stress e decise di abbandonare gli studi. Non conseguì mai il diploma.

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Passano gli anni, divento mamma e mia figlia va alle elementari: la maestra insegna alla classe che gli zero non hanno significato, quindi di ometterli. Noi mamme non siamo d’accordo. Pretendiamo che mille abbia tre zeri e che ottocentodue si scriva 8 0 2 e non 82. Ne parliamo con la maestra che non si corregge e non corregge. Quindi, quando ci chiede dieci euro per i libri delle vacane, infiliamo nella busta 1 euro e scriviamo:
siccome gli zeri non contano, auguriamo buone vacanze.

E voi avete esempi diretti o indiretti di cattiva scuola?