PERCHE’ DEVE PAGARE LO STATO ITALIANO?


PERCHE’ DEVE PAGARE LO STATO ITALIANO?

Vaticano quanto ci costi?

Il Vaticano è uno Stato indipendente. Gli eventi, riportati nell’elenco, sono affari del Vaticano. Tutte le Chiese in Italia sono terre vaticane , sono zone extraterritoriali. I cittadini italiani già versano l’8 per mille per la Chiesa cattolica. Lo Stato italiano spende già moltissimo per i  grandi contributi che versa al Vaticano, ogni anno, per le varie “Opere” cattoliche: scuole, ospedali, case di ricovero, asili, e così via.

 Mi chiedo, perchè lo Stato italiano  deve pagare tutto questo, ed attivare addirittura la protezione civile (ormai ex emergenza pubblica)?

ELENCO EVENTI (DA EMERGENZA) RELIGIOSI

16 giugno 2002. Canonizzazione di Padre Pio.      

1,2,3 settembre 2002. Palermo. Incontro internazionale per la pace.

6 ottobre 2002. Canonizzazione del Beato Josemaria Escrivà.

19 ottobre 2003. Beatificazione di Madre Teresa di Calcutta.

8 maggio 2004. IV centenario della nascita di Giuseppe da Copertino.

1 – 5 settembre 2004. Incontro dell’Azione Cattolica Italiana.

6 – 9 aprile 2005.  Esequie Giovanni Paolo II.

21 – 29 maggio 2005. Bari. XXIV Congresso Eucaristico.

Agosto 2005. Colonia. XX Giornata Mondiale della Gioventù.

17 giugno 2007. Visita ad Assisi di Papa Benedetto XVI

21 – 23 ottobre 2007. Napoli. Incontro Internazionale per la pace.

Agosto e settembre 2007. Loreto. Pellegrinaggio dei giovani italiani.

17 – 18 maggio 2008. Visita pastorale di Papa Benedetto XVI a Savona e Genova.

14 – 15 giugno 2008. Visita pastorale del Papa a Brindisi.

7 settembre 2008. Visita pastorale del Papa Benedetto XVI a Cagliari.

24 aprile 2008. Esposizione delle spoglie mortali di Padre Pio a san Giovanni Rotondo.

28 giugno 2008. Anno Giubilare Paolino.

24 – 30 agosto 2008. Roma. Congresso europeo delle famiglie numerose.

Settembre 2011. Congresso Eucaristico nazionale nella diocesi di Ancona – Osimo.

Chissà se qualcuno potrà fare un bilancio di quanto sono costati questi eventi, da richiedere la pubblica emergenza. Mi piacerebbe saperlo, ma dubito che ci sia qualcuno in grado di fornire cifre chiare.

Penso che i soldi spesi siano stati tanti e che quegli stessi soldi, potevano essere dati ai lavoratori che hanno perso il lavoro e alle famiglie che non arrivano alla fine del mese.

Immagino che ogni paese che ospita il Papa, provveda alla organizzazione del territorio e tutte le conseguenze, ma, per esempio, tutte le santificazioni e beatificazioni che il Papa proclama, perchè le deve pagare solo l’Italia?

I santi ed i beati sono di tutti, non solo degli italiani.

11 Risposte

  1. Guarda, se continuiamo così, un giorno ci dovranno fare tutti santi.

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    1. Secondo me, santi lo siamo già. Ogni giorno ne dobbiamo sopportare una! Ci si guadagna il Paradiso anche non volendo. Ciao ippaso, arrivederci a presto.

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  2. Semplicemente perché la maggior parte del popolo italiano è credente e se si dovesse esprimere sarebbe ben lieta di finanziare simili eventi. Magari io e te siamo totalmente disinteressati, ma le decisioni in uno Stato non si prendono guardando me e te, ma alla popolazione generale. E la popolazione italiana crede in Dio e nella religione cattolica, ergo non vi sono sollevazioni popolari e i costi potrebbero (uso il condizionale) essere giustificati proprio perché si paga un servizio che può essere di interesse generale. Faccio due puntualizzazioni doverose:
    a) i contribuenti non versano l’8 per mille alla chiesa, ma sono loro a sceglierlo se farlo oppure no. Lo dico perché dal post sembrava che fosse obbligatorio. So che non lo intendevi in questo senso, ma alla prima lettura così pareva;
    b) le scuole, gli ospedali e le altre attività cattoliche religiose sono tutte opere che possono comunque essere utili sia allo Stato che alla popolazione, visto che i cittadini italiani possono essere ricoverati in ospedali gestiti dal clero o i ragazzi italiani possono studiare in scuole paritarie. Non sono sfizi religiosi, ma attività che vanno a nostro diretto vantaggio, soprattutto se le scuole paritarie funzionano meglio di quella statale.
    Un saluto
    Tommaso

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    1. Bene per le puntualizzazioni. Grazie. In effetti non mi sono espressa chiaramente sull’8 per mille, ma comunque tutti sanno che, se uno vuole fare una regalia alla Chiesa cattolica, la può fare scegliendo liberamente, al momento della dichiarazione dei redditi (sempre ammesso che faccia la denuncia). Comunque proprio perchè chi è cattolico, chi ritiene di sovvenzionare la Chiesa, ha già fatto la propria scelta, ritengo ancor peggio porre a carico di tutti i cittadini italiani, una spesa che dovrebbe essere solo una scelta personale. Per chi non crede e si vede togliere soldi per finanziare eventi religiosi, non è una bella cosa, neppure, come dici tu, perchè “in generale” la gente italiana crede in Dio.
      Anche la bellissima processione dei ceri di Santa Rosa a Viterbo è un evento religioso straordinario eppure nessuno si sogna di toccare i soldi dello Stato.
      Ma quando c’è di mezzo il Papa lo si fa. Qui non è più una questione di fede, ma una questione di rapporti tra due Stati liberi ed indipendenti, come ho detto all’inizio del post.
      In definitiva, noi sovvenzioniamo il Vaticano obbligatoriamente, mentre, per la delicatezza della materia, anche se di interesse generale, la scelta di pagare o meno, dovrebbe essere individuale e spontanea. Questi pagamenti obbligatori sono la dimostrazione che l’Italia non è indipendente, ma dipende dal Vaticano.
      Per quanto riguarda gli ospedali, le scuole eccetera, trovo che queste opere non abbiano niente di religioso, ma siano solo un affare economico, come fanno altri cittadini, solo che qui ci aggiungono “la carità” quella carità religiosa che a volte manca, soprattutto nelle case di riposo.
      Arrivederci, Tommaso.

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    2. Caro Tommaso,
      sei proprio sicuro che la maggior parte del popolo italiano sia credente ?
      Siamo tutti cristiani xchè tutti battezzati, ma quanti vanno in chiesa perchè veramente credenti e quanti di noi conoscono i privilegi che lo Stato italiano riserva allo stato vaticano ?
      Grazie a questo post ora so che tutti questi “eventi” non emergenze, sono stati organizzati con i nostri soldi e sinceramente avrei preferito che il MIO Stato avesse investito tali risorse nelle scuole STATALI dove ogni giorno i nostri figli devono vivere situazioni di disagio! Questa è la vera emergenza!

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  3. Fra la lista della spesa ecclesiastica e la lista delle proprietà (e relativi conflitti) di berlusconi non ci resta che piangere
    A presto
    Silvana

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    1. Vedere le cose tutte insieme fa un certo effetto. Un conto è dire che uno ha le tre televisioni ed un conto è vedere la fila di roba che c’ha. Niente invidia, ma una leggina sul “conflittino” di interessi si doveva fare.
      E qui, lo sapevi che pagavamo tutti questi eventi religiosi come se fossero un’emergenza? Di emergenza vedo solo la necessità di mettere tanti gabinetti chimici a lato della strada. Come quando c’è un corteo, o una manifestazione, ma in questi casi non interviene la protezione civile, sono sifficienti volontari e vigili, per qualche gabinetto e qualche transenna. Ciao Silvana. A presto.

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  4. Il Vaticano tratta l’Italia come uno Stato vassallo.
    Siamo uno Stato laico, è vero, ma fortemente condizionato dallo stato Religioso per eccellenza.

    Ricordavo l’altra volta la visione Leninista della religione, che dovrebbe:

    amalgamare, vivificare, e poi suicidarsi.

    Purtroppo questa visione mi pare troppo ottimista. In Italia Stato e Chiesa non fanno altro che amalgamare amalgamare amalgamare, tentando di renderci un’unica massa informe.

    Quando arriva ‘sta vivificazione???

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    1. Così spiegata ritrovo il senso di quella ricerca sul tuo blog.”amalgamare, vivificare”. E’ molto interessante.
      Non so se l’amalgama che si è ottenuto tra stato e chiesa, in Italia, sia un’amalgama vivificatrice, so solo che spendiamo soldi a badilate per finanziare eventi che appartengono ad un altro stato. Se si verificano sul suolo italiano, l’Italia potrebbe dare il suo contributo con gabinetti, transenne o servizi autobus, ma fare intervenire la protezione civile ho l’impressione che costi molto.
      Oggi è l’anniversario della revisione del concordato, quella che ha istituito l’8 per mille per finanziare il clero. Avvenne il 18 febbrario del 1984 e fu firmato da Craxi e dal Cardinal Casaroli. Alla cerimonia di commemorazione intervengono sia il Presidente Napolitano che Berlusconi, e dall’altra parte il cardinal innamorato di Berlusconi, Bertone.
      A me sembra che ci sia un po’ troppa gente e un po troppa enfasi, per questo evento, importante forse, ma non tanto da richiedere tutte queste personalità.
      Ciao ippaso.

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  5. La “maggior parte” degli italiani NON è affatto cattolica, lo è perchè l’Istat si rifiuta di fare un censimento democratico sul numero dei cattolici (dal 1931) e, invece, prende questo numero dai registri dei battezzati (Annuarium statisticum ecclesiae), considerando, così, 55 MILIONI di italiani sudditi vaticani (essere cattolici significa obbedire senza riserve ai dogmi della chiesa cattolica apostolica romana, sottostare alle gerarchie ecclesiastiche e accettare l’autorità suprema del papa…).
    Il meccanismo indemocratico e anticostituzionale dell’8xmille (costruito per essere INGOIATO dalla chiesa) non permette scelte al di fuori di 6 religioni o lo stato: se non firmi l’87% va al vaticano, se firmi per lo stato (come potete vedere da questi “eventi”, va alla chiesa, l’unico “male minore” sono i valdesi che destinano tutto al sociale e non usano 1 solo Euro per le “esigenze di culto”…

    Dimenticate, poi, che l’8xmille è “solo” 1 miliardo, lo stato italiano (“grazie” ai 55 milioni di iscritti forzati della chiesa) regala al vaticano altri 10 MILIARDI di Euro l’anno! (oneri di urbanizzazione dei comuni, finanziamenti, sgravi, mancati introiti, ici, iva, dia ecc…)

    Gli italiani non votano, non manifestano, non scelgono, sono iscritti dalla nascita al vero primo partito italiano: il vaticano.

    Abbiamo solo un mezzo per dissociarci da questo baraccone discriminatutti-mangiasoldi-copripedofili: Lo “sbattezzo” e, cosa ancora più importante, NON battezzare i nuovi nati che andrebbero a gonfiare inconsapevolmente questo partito…

    Qui il modulo da spedire: http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/sbattezzo-modulo-per-parroco.rtf

    Qui le info: http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/

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    1. Non siamo uno Stato indipendente, Paolo, dipendiamo dalla volontà suprema della gerarchia vaticana.
      Dalla nascita veniamo iscritti alla chiesa cattolica, senza che si possa scegliere consapevolmente una fede. Il vaticano si prende le persone da subito. Dopo di che la sudditanza diventa ancora più intollerabile quando l’ingerenza vaticana si fa vero dictat nei confronti del governo. E se il governo, come quello attuale è succube, ha paura dell’inferno, allora non solo si permette di “elargire” attraverso l’8 per mille (anche se l’ha ereditato da altri governi) i soldi dei suoi cittadini alla gerarchia perchè si sostenga, ma si permette di fare leggi incivili, come l’ultima legge della sulla procreazione assistita, dove si obbligano le donne ad impiantarsi nell’utero tutti gli embrioni fecondati anche se malati. Se poi questi muoiono pazienza, ma intanto la donna ha sofferto, non ha potuto scegliere consapevolmente. O peggio ancora quando persino del vescovi si permettono di chiamare assassino il padre di una ragazza morta da 17 anni e pretendono di alimentare fino all’agonia estrema, forzatamente, le persone morenti. E’ straziante la tortura imposta, lo sostengono anche grandi e bravi anestesisti che di dolore se ne intendono. Il gusto della sofferenza altrui, io chiamo questo modo di agire. E quando un governo è succube di queste imposizioni, non è degno di reggere uno Stato, va contro la volontà dei suoi stessi cittadini.
      Tu dici che lo sbattezzo è l’unico modo per potersi sganciare dall’oppressione ecclesiale, non saprei se è l’unico, certamente può essere efficace, ma comunque, secondo me, meglio sarebbe colpire nei possedimenti, dove la sensibilità è maggiore.
      Mi ricordo, ed è un ricordo spiacevole, quando questo papa, andò a porre omaggio al sindaco di Roma, allora c’era ancora Veltroni, e sfacciatamente rimproverò al sindaco di tenere una città sporca, e di pretendere affitti troppo alti delle case. Si dimenticò, questo papa, che la metà della case in affitto a Roma, sono di proprietà del vaticano.
      La cosa non si è ripetuta con l’attuale sindaco, possiamo chiederci perchè, ma la risposta è semplice, perchè proviene da quel governo che ora piace tanto alla gerarchia vaticana.
      Grazie, Paolo, delle informazioni, arrivederci.

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