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PROVE DI FORZA NERA


Come ci si aspettava, la conseguenza della legge che ha istituito e rese legali le ronde, “quelle verdi leghiste”, sta producendo i suoi effetti collaterali: le ronde nere fasciste.

A Roma, in via Nazionale, sono comparse ieri notte, le ronde nere fasciste, quelle che si definiscono volontari della Guardia Nazionale Italiana, e fra di loro, marciava in bella vista  Maria Antonietta Cannizzaro, presidente del MSI-DN. Non posso chiamare “onorevole” questa donna che, per me di onorevole ha proprio poco, nel suo modo di pensare e nel suo sistema politico.

Alla guida della squadraccia nera il super-militante fondatore rondifero,  l’amato, coltivato e protetto da Licio Gelli, Gaetano Saya già rinviato a giudizio nel 2004, per propaganda politica di idee sull’odio razziale, ma ancorà libero e felice di camminare, come un “galletto fascista”, per la città.

Naturalmente la divisa  era d’obbligo: camicia color giallo-marrone, pantaloni neri, stemma tricolore e la scritta romana SPQR. Una imitazione, ma anche un simbolo!

Hanno marciato per le vie di Roma, col braccio destro alzato.

Che cosa hanno vigilato, stando in formazione così compatta?, Quali cittadini hanno protetto? Che cosa hanno visto al di là del loro braccio?

Niente di niente.

E’ stata una vera e propria sfilata politica, un dimostrazione di forza, un avvertimento per la popolazione.

C’era chi rideva al vederli passare e marciare come fascisti, con lo sguardo sicuro, il mento ed il petto in avanti e la boria dell’impostazione fisica, le gambe tese, il passo sicuro.  Ci si aspettava che gridassero “a noi” oppure dicessero “me ne frego” e poi eravamo ripiombati di colpo indietro di un secolo o quasi. Quanta scena! Ma quanta pena!

Alla protesta dei cittadini, quelli almeno dotati di buon senso, Alemanno, il sindaco nero di Roma, quello di “colle Oppio”, ha detto: “Chiedo ufficialmente al Prefetto e al Questore  di intervenire immediatamente per evitare che la nostra città venga segnata dalla vergognosa pagliacciata delle ronde nere”.

Sì Alemanno chiede alle autorità di intervenire, ma sotto sotto si frega le mani. Ci siamo anche noi, pensa e non sono pagliacciate.

Io credo che nulla di queste esibizioni vada sottovalutato. Bisogna invece riflettere e reagire. La cecità di un “regime”, storicamente condannato,  che ha impoverito l’Italia tutta, gettandola in una guerra insensata, non deve ritornare. Neppure in farsa. Offende i morti civili e militari di quel tempo e ora, attenta alla libertà dei cittadini.