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BERLUSCONI SEMPRE SULL’ALTALENA


BERLUSCONI SEMPRE SULL’ALTALENA

Lo sappiamo da tempo, ma continua a stupirci e soprattutto non comprendiamo come sia possibile che un personaggio carnevalesco come Berlusconi possa raccogliere ancora tanto consenso in Italia  anche dopo che ci ha portato quasi al fallimento e al governo tecnico di Monti.

Ma si sa vanno di moda i comici.

Berlusconi in questa campagna elettorale sta giocando in maniera ambigua, perché è ambigua la sua l’alleanza di Centrodestra, con Salvini e Meloni, alle prossime politiche del 4 Marzo 2018.

Un giorno Berlusconi si maschera da “popolare europeista”,  va a Bruxelles dal Presidente della Commissione Europea Juncker e al PPE (Partito Popolare Europeo), va dalla Merkel e dal Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, a cercare il riconoscimento in Europa come leader del Centrodestra Italiano. Rassicurando il PPE che Salvini non farà mai parte del Governo.

Ma quel che è fuori dall’ordinario è che neppure lui potrà essere al governo, nonostante faccia il leader e quindi rassicura un niente di niente. Non può promettere ciò che non potrà fare. Salvini, una volta avesse lui la barra del timone, darà una bella pedata nel sedere a Berlusconi, lo metterà in un angolo perché stia zitto. Salvini potrà farlo visto che dove si comanda Berlusconi non ci sarà.

Un altro giorno, invece, Berlusconi si maschera da “lepenista” quando, influenzato da quanto accaduto a Macerata, si mette a rincorrere Salvini sul problema dell’immigrazione. In questo caso la propaganda populista stravince e addio PPE.

Per Berlusconi è tutta colpa del sinistra l’eccessiva immigrazione, di chi altrimenti, peccato che non si ricordi che il Trattato di Dublino l’ha firmato lui nel 2003 e nel 2011, quando c’è stata la guerra in Libia. Allora i migranti arrivavano a frotte e la storia dell’immigrazione accelerata ha preso il via e altri debbono rimediare, come sempre.

A Palazzo Chigi c’era sempre lui. E tentare di dare la colpa agli altri è da ipocriti.

Un consiglio: mai fidarsi degli ipocriti.

MONTI NON E’ UN CRETINO


MONTI NON E’ UN CRETINO

viola-tricolor

Dopo il discorso di sfiducia a Monti, pronunciato da Alfano  in parlamento, il centrodestra si è accorto di aver fatto un errore madornale (non se n’è accorto l’ex perché il suo ego è talmente grande che non ci arriva).  L’errore sta nel fatto che facendo carta straccia del lavoro di Monti, per una questione di facile populismo, si è distrutto  (o tentato  di distruggere) la forte credibilità di Monti in Europa e nel mondo, per mettere al suo posto l’ex.

A questo gioco l’Europa ha detto chiaramente no, chi deve stare al governo italiano deve essere Monti, non l’ex, perché i discorsi pronunciati dall’ex contro l’euro, contro lo spread e contro l’Europa in genere e contro la Merkel, in particolare, hanno insospettito fortemente tutti i leader europei. La Merkel non vuole più i cuccù e gli altri non vogliono più le orrende barzellette dell’ex e neppure la sua politica economica.

Tutto questo però ha creato un  problema di ingerenza di altri stati, sia pure europei, nel nostro paese. Com’è successo con la Grecia. Siamo arrivati al punto che altri, estranei a noi, ci impongono una persona, stimabile fin che si vuole, perché altrimenti, con l’ex rischia grosso tutta l’Europa.

Ora tentano di rimediare, proponendo  Monti come il candidato adatto a guidare una “coalizione” di “moderati” (alias conservatori), coalizione che dovrebbe comprendere tutti quelli che non sono di sinistra e cioè da Casini, Montezemolo,  fino alla Lega, passando per il disfatto Pdl e la nuova formazione di centrodestra nazionale di La Russa.

Il progetto è chiaramente irrealizzabile. Ma pensano davvero che Monti possa guidare una destra che lo ha paragonato a Jack lo Squartatore del popolo italiano? E’ vero che a Monti piace il Partito Popolare Europeo, ma è chiarisimo che il Ppe non vuole saperne dell’ex.

E poi, che parte in gioco dovrebbe avere l’ex, in tutto questo? Farà il “padre nobile” di questa grande ammucchiata, o il “coordinatore” come ha detto lui ? E Monti sarebbe d’accordo di  governare una  accozzaglia del genere, sentendosi sempre sul collo il fiato del “padre nobile” ora ex?

Monti è una persona molto capace, che la destra sta totalmente sottovalutando. Provano in tutti i modi di rappezzare lo strappo che è stato fatto, e la pezza è peggiore dello strappo stesso. Ma Monti, per fortuna, non è un cretino.