ANCHE ZINGARETTI VUOLE LA SUA “SVOLTA”


ANCHE ZINGARETTI VUOLE LA SUA “SVOLTA”

Le parole di Zingaretti : “Vinciamo in Emilia-Romagna, e poi cambio tutto: sciolgo il Pd e lancio il nuovo partito”. Annuncio dato alle stampe.

Annunciazione, annunciazione!

Una domanda a bruciapelo: Zingaretti è sicuro che Bonaccini vincerà in Emilia-Romagna?

Mettiamo che sì (anzi lo speriamo con tutto il cuore) allora okkkkei. Ma che vuole fare?

L’originalità ed il senso democratico non sono qualità del segretario Pd e di chi lo ispira. Lo si vede bene.

Se, chi lo ha preceduto, si fosse mai sognato di liquidare il Pd, con un annuncio dato in pasto alle stampe, i cori di indignazione e condanna si sarebbero levati alti e lui sarebbe finito bruciato vivo.

Puntuale come le feste comandate, invece, arriva l’ennesimo annuncio di un nuovo progetto , diciamo, di sinistra, cui fanno seguito, come da copione, i soliti commenti entusiastici ed incomprensibili di qualche “intellettuale”.

Chissà che qualcuno non si lasci imbrogliare per l’ennesima volta. Probabile.

Un pizzico di “unità” che commuove e fa battere il cuore e il giochetto è fatto, la solita storia che diventa una noia mortale.

Gli obiettivi da raggiungere, col Pd non più Pd, sono evidenti: almeno tre.

– Permettere alle micro cellule che si erano costruite una casettina fuori dal Pd, di poter rientrare e salvare quel che resta della faccia. Per intenderci i residui di Leu.

– Provare ad irretire qualche nostalgico passato a Italia Viva, per scongiurare il suo raggiungimento della soglia del 5%. Progetto di nuovissima e originale riforma elettorale, uscito dal bilateralismo con il politicamente moribondo ministro degli esteri. In ogni modo vorremmo tranquillizzare i due “geniali strateghi”, perché se l’obiettivo principale fosse quello di eliminare Italia Viva, questi signori possono tranquillamente evitare dispendio di denari ed energie, Italia Viva gode di ottima salute, a quanto pare, ed è destinata a crescere. E si debbono ricordare che Renzi è sempre Renzi.

– Tentare la grande ammucchiata che inglobi anche la srl grillina, della quale il Pd è diventato un subalterno. Le nozze d’oro, quindi, con forcaioli, giustizialisti, moralisti secondo convenienza, inetti ed incapaci.

Un consiglio a costo zero per strateghi e visionari.
Ci sono elezioni importanti da vincere e nessuna garanzia del loro esito.

Un buon Presidente, Bonaccini da sostenere per l’Emilia Romagna, che ha dato ottima prova di sé ed il cui lavoro deve proseguire.

Non lo si aiuta provando ad attaccare, mentendo, chi lo sta sostenendo da posizioni diverse da quelle del Pd. Continuare a pestare i piedi a coloro che sostengono le stesse posizioni, ma non sono simpatici, è da stupidi, come pisciare controvento.

Quindi invece che di annunci, ci si occupi di fare politica, realisticamente, cominciando con il mandare al macero l’abominio della legge sulle prescrizioni, lo scempio della legge sulla sicurezza, sbloccando finalmente i fondi, già stanziati, per infrastrutture dando una bella tirata d’orecchi alla passiva Paola De Micheli, che fa rimpiangere persino il vecchio Toninelli, e cercando di abolire tutte le leggi demagogiche che danneggiano investimenti e sviluppo del paese.

Tutto questo uscendo dalla subalternità culturale nei confronti della srl grillina in disfacimento.

Il resto sono solo inutili menate mentali per politicanti senza fascino.

10 Risposte

    1. Ciao ergatto
      Il Pd è scivolato verso il nulla, il silenzio tombale, con in più qualche pessima deriva populista.
      Se il Pd di Zingaretti rimane questa roba qui, non unificherà niente, anche se cambia nome o fa una svolta che sia. Anzi, perderà ancora consensi, fino a diventare irrilevante.
      Un abbraccio

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  1. Però che cattivo questo Zingaretti a pretendere di dare una svolta a questo partito che il suo predecessore era quasi riuscito ad estinguere e magari una svolta potrebbe dare fastidio ai costruttori della casettina di Viva Forza Italia e pure ai tanti amici fruitori dei pagamenti in contanti che, magari, si dimenticano di pagare qualche tassa. Concordo sul fatto che Renzi è sempre Renzi e da qua ognuno può trarre le sue conclusioni scegliendo se andare a destra, oppure ritornare con i tanti che hanno sempre guardato a sinistra ed erano in attesa che Renzi e i suoi amici passassero. Ciao

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    1. Carissimo
      non ho mica capito che razza di svolta voglia dare Zingaretti al Pd e nemmeno il desiderio di non chiamarlo più Pd. Zingaretti era nel Pd da sempre, anche quando c’era Renzi.
      Ho cercato tre motivi, per capire, ma ce ne possono essere altri che io non riesco a percepire. Mentre avevo capito benissimo la svolta di Occhetto, la sua voglia di modernizzare un partito, ma che molti ancora non hanno voluto accettare. Andava a destra Occhetto?
      Mettere insieme la sinistra sarebbe un bel colpo c’è da augurarselo, ma quale sinistra? Quella delle decine di partitini dello zero virgola? Dove sta la gente di sinistra? Perché non la si vede neanche nel Pd, considerato che Renzi non c’è più? Non è neppure nelle sardine come spera Zingaretti.
      Tutto questo, a mio avviso, dimostra quanto sia debole la sinistra adesso e anche Zingaretti stesso. Non ne sono felice per niente, perché vedo spegnersi ideali in cui credevo. E mi chiedo in quale punto del progetto di Zingaretti per un nuovo partito, si collochi la ricandidatura di Emiliano in Puglia. Così, tanto perché la rivoluzione annunciata non mi colga impreparata.
      Staremo a vedere, ma ho forti dubbi che si realizzi qualcosa che vada oltre il 20%.
      Apriamo le porte e poi si vedrà.
      Così vivremo di speranza mentre altri vincono a man bassa.
      Ciao carisimo Sileno, se mi arrabbio un po’ con Zingaretti è perché lo vorrei più vigoroso, più originale, a volte mi sembra proprio succube del m5s.
      Un abbraccio

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  2. vivo in Emilia e quindi conosco bene il “modus” operandi dei compagni… una follia: dalla assurda idrovia per navi che non esistono ad un ospedale costruito in 22 anni che ora già cade a pezzi e per finire col nepotismo piu’ sfrenato…. tuttavia sono certo che vincerà ancora l’ignoranza piu’ becera, ascoltando le chiacchiere al mercato si ha il vero polso del risultato purtroppo….

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    1. Anch’io, come sai vivo da sempre in questa regione. Ho lavorato in altre, ad esempio in Piemonte, di cui ammiro il territorio, come il Lago Magiore, il lago D’Orta, i vari monti sacri e persino le risaie e i monti, ma non cambierei, mi piace la mia regione per le gente che c’è.
      E giro spesso per le campagne, l’Appennino, parlo con la gente. Trovo però un grande desiderio di cambiare, perché in alcuni posti si giudica l’operato del partito, con ciò che fanno i sindaci del luogo e non sempre sono all’altezza delle aspettative.
      Se la lega vince è perché la parte rurale della regione la sceglierà, molto più che gli abitanti delle città.
      Succede come con la Brexit, vince chi tende a giudicare l’Europa come un inciampo. Mi vengono in mente le famose quote latte e le quote per la produzione del vino o persino la lunghezza dei gambi dei carciofi. Tutta roba e tutte decisioni prese a favore di alcuni paesi ma a scapito di altri e chi “coltiva” le terre percepisce tutto ciò come una ingiusta imposizione.
      Vincere per il Pd sarà difficile, una battaglia difficile.
      Ciao ergatto, un abbraccio.

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      1. mah…. ci credo poco che se ne vadano….

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        1. Pensi ai 5s?
          E dove andrebbero?
          Con Salvini quelli che amano la destra e gli altri si estinguerebbero per mancanza di capacità.
          Ciao Ergatto.
          Un abbraccio.

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          1. anche ai dem-enti che estromessi dalle elezioni s’infilano come la puzza comunque in ogni posto !! :):)

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            1. Caro ergatto,
              sono i peggiori.
              Spargono puzza ancora di più
              Ciao Un abbraccio.

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