LE PERLE D’INVERNO – PERNETTYA


imagesLE PERLE D’INVERNO – PERNETTYA

Quando il cielo è più grigio, le bacche sferiche e traslucide di questo piccolo arbusto, si apprezzano di più. È parente stretto dell’erica e non dovrebbe mai mancare sul balcone, per ravvivare il grigiore invernale.

La Pernettya mucronata, è un arbusto di taglia media, con diversi pregi. In giardino, dopo svariati anni, può raggiungere un metro di altezza, ma in vaso si mantiene basso e compatto.

È sempreverde, con foglie minute e appuntite, fitte, resistenti al freddo più intenso e alla brina.

D’estate si riempie di fiorellini penduli a forma di piccolo orcio, dai quali, a partire dall’autunno, iniziano a maturare deliziosi frutti sferici, grandi come una perla di fiume, di colore bianco, rosa o rosso ciliegia, secondo la varietà.

È piuttosto facile da coltivare, a patto di rispettare alcune esigenze tipiche delle piante acidofile.

La Pernettya mucronata ama stare all’aperto, in un angolo anche soleggiato d’inverno, ma parzialmente ombreggiato da primavera jjtwlsa tarda estate.

Quando si acquistano occorre rinvasare le piantine in un vaso di diametro doppio rispetto a quello da vivaio. Per creare l’effetto siepe anche sul balcone è sufficiente inserire due piante piccole, una con le bacche (sicuramente femminile) e una senza (maschile), in una cassetta lunga circa 40 centimetri.

Poiché si tratta di una pianta acidofila, occorre utilizzare terriccio per rododendri e azalee. Mantenere il substrato umido ma non fradicio, con annaffiature costanti anche d’inverno.

Se l’acqua di casa fosse tra quelle classificate “molto dure” lasciare riposare il liquido una notte prima di utilizzarlo, per far depositare il calcare. In alternativa, aggiungere del decalcificante.

I rami si allungano di una decina di centimetri all’anno. Dopo l’appassimento delle bacche, occorre effettuare una leggera potatura di pulizia per eliminare i rametti più interni e vecchi che tendono a spogliarsi. Questo permette all’aria di circolare tra le foglie e le mantiene in salute.

Occorre concimare almeno una volta al mese,  da marzo a ottobre, con fertilizzante per piante acidofile. Controllare che la vegetazione non si disidrati per eccesso di calore.

Buona fortuna!

8 Risposte

  1. letto e girato alla mia consorte sempre più innamorata, delle piante…..!
    A presto, ciao Spera. Un abbraccio. robi

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    1. E’ una pianta molto carina e poco ingombrante. Condivido la passione della tua conserte, amo anch’io i fiori, le piante, e la natura in genere, perchè vengo dalla terra.
      Ciao Robi, un abbraccio.

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  2. Finalmente conosco il nome di questa pianta..molto carina che riesce a rallegrare la grigia e monotona atmosfera invernale !!! Grazie per l’informazione :))
    Un abbraccio e una lieta serata .

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  3. Per la verità l’ho vista dal fioraio vicino a casa. Le bacche erano violacee e fitte, molto decorative e mi sono incuriosita. Ho chiesto il nome della pianta ed ecco la Pernettya mucronata.
    Ciao carissima, un abbraccio.

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  4. Devo procurarmene una piantina, in vivaio! Starebbe bene nel mio giardino che d’inverno… è proprio un giardino d’inverno! E’ bello anche senza particolari colori e, poi, ti fa apprezzare l’arrivo della primavera quando, improvvisamente, esploderà di fiori. Potrei farne una siepe… comunque è un’acidofila e da me troverebbe il terreno perfetto.

    Ciao Spera, bel suggerimento! Ti auguro un sereno pomeriggio… invernale!

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    1. So che sei un intenditore e che ti piacciono le piante, mi fa piacere condividere questa passione, bella semplice e appagante.
      Nel tuo giardino, d’inverno, penso che dia allegria. Se poi ci nevica sopra è ancora più bello.
      Buona fortuna e un grande abbraccio. Spera.

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  5. come si utilizzano le bacche per la semina. Così potrò sperare di avere un maschio impollinatore.

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    1. L’utilizzo delle bacche è semplice. Dentro ci sono semini piccoli che possono essere seminati prima dell’inverno in un terreno per acidofile. Le piantine che nascono sono fragili e piccole e bisogna avere pazienza, e difficilmente fioriscono il primo anno. A volte si trovano anche alla base delle piante “madri”. Essendo ibride (quelle che si comprano, perché solitamente sono innestate) può succedere che quelle che nascono siano poi di colore diverso. Nascono “selvatiche”, per così dire, tornano all’origine. Se posso suggerirti un metodo per moltiplicarle senza temere di avere pernettye diverse o che non fioriscano, usa le talee, anche piccole (8-10).
      Per le piante maschio è più difficile, il mio suggerimento è che da un buon vivaista (o da un buon negozio di sementi selezionate), si trovino le piantine maschio. Quando si è in possesso di una piantina maschio è facile fare una talea, anche piccola (8-10cm) che abbia almeno 6-7 nodi di cui almeno 3 debbono essere interrati. Le talee debbono essere non troppo erbacee, ma un po’ legnose. Si cimano nelle parte esterne e si usa solitamente un prodotto adatto per la radicazione. E’ un polvere ed è sufficiente immergere la punta della parte che verrà interrata. Si annaffia e si aspetta……Pian piano vedrai spuntare foglioline nuove. Buona fortuna!

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